Siamo quasi alla fine e beh, 2022, ti accompagno alla porta con molto piacere.
Questo articolo sarà un po’ caotico, lo so già, perché rispecchia quello che è stato per me il 2022; un anno che mi ha tolto tanto, che mi ha dato tantissimo, che mi ha scombussolata, reinventata e che mi ha fatto sgambetta più volte ma andrò per gradi. Mettetevi comodi perché mi sa che sarà lunga la faccenda, il 2022 è stato una montagna russa faticosissima.
Torniamo indietro di quasi un anno.
Il 2 Febbraio 2022 la persona che mi teneva per mano decise di punto in bianco di non intrecciare più le mie dita ma quelle di un’altra persona. Dolore. Dolore che però, a distanza di mesi si è riversato in un’altra sensazione simile all’amarezza verso me stessa per averci visto male, per aver avuto un abbaglio perché mi ero proprio sbagliata. Il mio sesto senso era assopito, chissà. Avevo visto un mondo falso, un Troll travestito da Principe, un mondo striminzito per un’anima come la mia, un mondo meschino, narcisistico, sporco che non conosce la verità, la sincerità. Come faceva una come me a stare in quella dimensione? Eppure oh, non vedevo.
Che persona avevo al mio fianco? Priva di tutti quei valori che per me son pilastri.
A distanza di un anno rivedo quella Silvia accoccolata in cucina che piange fino a vomitare. La rivedo e la risento, persa, vuota, senza energie. Se solo sapesse quanta vita, quante persone avrebbero riempito quel vuoto. Ma sono cose che lì per lì non vediamo e va bene così. Tempo al tempo. Vorrei dire a quella Silvia che di notte piangeva e urlava nel cuscino che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, che era annunciata e non si può “pretendere profondità da una pozzanghera”.
Questa ferita si richiuse come un interruttore. La verità che un’amica mi mise tra le mani pigiò il tasto off, finalmente. Le persone col cuore sporco si dimenticano sempre che prima o poi la verità spunta fuori.
Ricordo il mio sorriso, liberatorio. La zavorra che si toglieva di dosso. La melma che si staccava dai pensieri. Ricordo l’abbraccio prima con me stessa e poi quello che detti alla persona che mi aveva regalato la verità.
Capitolo chiuso. Anzi, libro chiuso.
Un’anima come la mia può piacere o non piacere ma non può stare nei pressi di una persona che l’anima neanche sa cosa sia, che non conosce rispetto, che casca sempre in piedi ma è marcia dall’interno. Vorrei abbracciare quella Sil di quasi un anno fa spaesata e impaurita per dirle che va bene così e che starà bene, deve solo capire e darsi tempo.
Ma soprattutto… Ad oggi? Con la visione e la consapevolezza che ho in questo istante di vita? Cristo, che fortuna ho avuto!
Io voglio un complice nella mia vita, mica un parassita. E se il complice non esiste sarò io la complice di me stessa.
Andiamo avanti, due giorni dopo. Il 4 Febbraio arriva il dolore dei dolori.
Il 2022 mi ha fatto uno strano scherzo, ha fatto combaciare due eventi. Il 4 Febbraio, il giorno del mio compleanno perdo la mia metà di vita. Perdo Contess Errigal, per gli amici Budino, la mia cavalla, la mia anima, la mia magia. Il mio compleanno, la sua morte.
Ha scelto il mio giorno per andare via.
Perdere lei è stato un qualcosa che non posso spiegare a parole e mai ci riuscirò. Ho proprio sentito un qualcosa dentro di me che si è rotto, non so cosa, se cuore o un pezzo d’anima ma ho percepito il “crack” della rottura. Budino era la mia magia. Ma in realtà, lo è ancora, solo in un’altra forma. Lei era me ed io ero lei e così sarà per sempre, finchè non ci riabbracceremo. Non sapete cosa darei per poter affondare il mio viso nel suo collo, per poterne risentire il nitrito, il profumo. E ora eccole qui, le aspettavo le lacrime che inondano la tasteria del computer. Ma va bene, va bene piangere.
Ho imparato a stare con Budino in un altro modo; coi pensieri, coi ricordi sensoriali, con le chiacchiere al vento. Non è facile ma ci riusciamo. Aspetto solo che si decida a venirmi a trovare in sogno quell’antipatica.
Ci sono giorni in cui mi manca come l’aria ma so che ho avuto un dono prezioso legandomi a lei perché mi ha insegnato tanto, tantissimo. Sono legami indissolubili, nemmeno la morte li spezza. E poi ho avuto il tempo di salutarla, di dirle tutto, di annusarla fino allo sfinimento. In svariati anni di vita assieme ci siamo date così tanto, una roba che tra umani non esiste e il nostro è davvero un qualcosa di magico e di “per sempre”. Noi siamo insieme ovunque, nel vento che Budino non sopportava e nella pioggia che ci portava fortuna nelle gare. Siamo insieme, solo in forme diverse, “in stagioni diverse“.
Poi… Poi la bilancia ha iniziato ad equilibrarsi e io mi sono piano piano e con molta calma rialzata. Da qui sono iniziati tanti sorrisi, ma proprio tanti. Ho fatto di nuovo amicizia con me stessa, ho imparato a chiedere aiuto e amici, fatelo! Chiedere aiuto è una cosa splendida, urlatelo, sussurratelo ma fatelo! Non vergognatevene perché vi si aprirà la mente, conoscerete strade, punti di vista, idee e tantissime sfaccettature.
Ho camminato tanto, quanti km hanno macinato le mie scarpine! Ho scoperto che camminare da sola è terapeutico all’ennesima potenza ma ho imparato anche a camminare in compagnia e mi sono divertita tantissimo. Facendo questo ho avuto il piacere di conoscere persone meravigliose che ad oggi sono diventate amiche ed amici che voglio accanto, nel mio quotidiano e nel mio futuro. Sui sentieri come nella vita.
Ho riscoperto la selezione, il poter scegliere quello che fa stare bene ME, non gli altri, ME. Non tutti possono stare con tutti e non c’è da arrabbiarsi, va bene così. Non mi accontento, voglio persone che siano affini a me, alla mia personalità, non me ne frega della massa, io sono per il “poco ma buono” e qui ho avuto il piacere di riavvicinarmi a tante persone che mi hanno donato tanto benessere.
I libri sono stati un appiglio di vita. Un rifugio, una spinta, una coccola, un tutto. Il mio canale Instagram (clicca QUI) mi ha dato la possibilità d’intrecciarmi a tante persone e mi sorride l’anima ogni giorno per le chiacchiere, le battute, i legami… Non avete idea. Ho capito che l’amicizia non sta dietro ai chilometri, l’amicizia vera è data dalla vicinanza dell’anima. Grazie ai libri ho conosciuto creature splendide, autori dall’animo magico, ho letto e chiacchierato tanto. Ho partecipato a tante belle iniziative culturali, ho presentato un libro del cuore, ho sfogliato molte pagine, mi sono connessa e disconnessa dal mondo. Ho dato tanti consigli, scambiato pareri, ho provato una quantità di emozioni che… MAMMA MIA! Quest’anno i libri mi hanno letteralmente presa per mano, è stata una sensazione di protezione unica. Andiamo avanti così, tra pagine di carta, parole stampate e belle copertine.
La Natura ha giocato un ruolo chiave in quest’annata perché è stata un po’ la mia bussola.
Seguivo le stagioni, le nuvole, il cambio d’abito delle vigne e mi regolavo anche io. Ho abbracciato tanti alberi, ho preso in prestito tanta energia che non avevo, ho scoperto tanti sentieri, toccato infiniti tipi di corteccia e ammirato tanti panorami. Sono tornata sul crinale, col vento che scompiglia le idee e ho toccato alcune vette quest’estate. Ho percepito la felicità lassù, circondata dai mirtilli, dal silenzio e dai rapaci. E poi ho dormito in tenda, ah che benessere! Quella nottata me la porto nel cuore. Eravamo io, la mia tenda, il libro di Muir, le stelle, la Luna ed un bosco che non ha smesso un attimo di vivere e di sussurrare. Un’esperienza che rifarò senza dubbio.
Ed eccoci qua. Alla fine di quest’annata bizzarra che mi ha levato e poi mi ha dato tanto. Ma soprattutto, quanta consapevolezza ho acquisito? E quanta devo ancora prenderne… Quest’anno è solo il primo capitolo di questa vita seduta sulle montagne russe. Il 2022 è stato un sentiero di montagna tutto in salita, acciottolato e faticoso, pieno di nebbia. Ma io mi sono abituata a camminare anche con la visibilità scarsa.
Un GRAZIE enorme va a tutte le persone che sono state con me, che mi hanno spinta, che con uno sguardo mi hanno abbracciata, che mi hanno ascoltata e che hanno camminato insieme a me, fisicamente e/o cerebralmente.
Un grazie va alla mia psicologa che è un tassello fondamentale di questo percorso di vita. Ma voglio ringraziare anche chi non c’è stato, chi ha mollato la mia mano, chi mi ha voltato le spalle perché grazie a loro ho ben compreso chi voglio e chi non voglio al mio fianco.
E grazie anche a voi lettori, che siete stati con me nonostante tutto. Quest’anno abbiamo fatto anche un trasloco importante ed io sono grata di avervi nel mio bagaglio di vita.
A questo 2023 non mi azzardo a chiedere niente; io le mie scarpe da trekking ai piedi le ho, lo zaino è pronto per essere riempito e in fin dei conti sono diventata un po’ guerriera quindi vieni 2023, fatti sotto. Ti aspetto nel mio nido, con le mie candeline accese, i libri e i miei pensieri aggrovigliati.
Nel mentre… 2022, ti accompagno alla porta perché nonostante tutto, m’hai fatto durare una gran faticaccia, quindi CIAO!
Fate un brindisi con voi stessi e abbracciatevi!
Noi ci risentiamo domani, vi devo parlare dell’ultima lettura dell’anno, una chicca!
Buona giornata!
<3
Grazie, questo cuoricino me lo tengo stretto. Ti abbraccio!
Ho risentito tutto quello che hai provato in questo anno di cambiamenti… e mi hai commossa come lo avevo già fatto in tutti questi passaggi
Grazie per esserci stata in ogni momento, in ogni folata di vento. È un piacere immenso averti nella mia vita. A presto Chris mia!
Bell’anima che sei!!! Ti meriti ogni sorriso e ogni gioia che sono certa, arriverà ❤️❤️
Una montagna russa ma con le persone giuste al proprio fianco ogni salita sembra meno complicata. Felice di averti con me, amica della porta accanto.
La vita è così, tanti cazzotti e qualche carezza. Tu sei una grande boxer e te la sei cavata alla grande sul ring. Trovo che questo articolo faccia bene, a te che hai potuto rivedere gli avvenimenti della tua vita con il distacco necessario a rielaborare delusioni e cambiamenti, ma anche a chi si trova a doversi reinventare, a rialzarsi, a reagire. In una società dove non è contemplato fallire è molto difficile rimettersi in piedi e andare. Eppure il fallimento fa parte della vita, gli sbagli, gli abbagli, la sfortuna, il dolore sono tutte facce della stessa medaglia e prima o poi ci tocca guardarle in faccia. Io ti auguro tanto bene, tanta bellezza, tanta tenerezza e ogni ricchezza che l’esistenza ha in serbo per te. Buon 2023 cara Sil!
Hai toccato un fulcro importantissimo:”in una società dove non è contemplato fallire” questa frase racchiude tutto quanto ci sia di vero al mondo. Si sbaglia e ci si fanno tante abrasioni, pare un taboo portarle a galla, quando dovrebbe essere la normalità. Piangere, andare dallo psicologo, sentirsi deboli, frustrati o semplicemente tristi dovrebbero essere sensazioni normali. E invece no, spesso non vengono messe sotto i riflettori. Vengono ignorate. Ancora c’è gente che ti guarda storto perché tu, col sorriso, affermi di andare dallo psicologo. Io ce l’ho messa tutta e sto continuando a farlo perché qui, in questo sali scendi emozionale, siamo solo all’inizio. Di certo non mi annoio! Grazie Miri, per il tuo sostegno, per le tue parole e per la tua presenza. Diamo il benvenuto a questo 2023 con un gran sorriso e speriamo possa portarci tante sensazioni ricche e belle! Ti abbraccio
La mia mamma diceva sempre: “chi non ti vuole non ti merita”e così è. Conoscendoti penso che la persona on questione(lui)non finirà mai di mangiarsi i gomiti per averti persa xché così è….ti ha definitivamente persa.
Sei un’anima speciale fatta di tanta sensibilità che riesce a entrare nel profondo del cuore con le tue parole.Ti adoro splendida fanciulla
Grazie di cuore per queste parole Luciana, piene di tanto significato! Me le tengo strette, un abbraccione!