Allora allora… Visto che “Non tutti gli alberi” di Gianmarco Parodi l’ho letto prima dell’estate quando me lo propose la casa editrice Piemme e visto che questo libro lo presenterò Sabato 3 Dicembre alle 18.00 alla Libreria Leggermente in Viale Talenti a Firenze, mi pare carino rinfrescarvi le idee. Anche perché su Instagram me l’avete chiesto in diversi quindi eccomi qua, felice come una Pasqua di riprendere tra le mani questa storia che mi è rimasta molto sottopelle.
Ci tengo anche a ringraziarvi tanto, ma proprio tanto. Domenica vi ho detto che appunto, l’autore ed io avremmo fatto una chiacchierata sul suo libro aperta a tutti e avete accolto questa notizia con un entusiasmo contagioso, quindi GRAZIE con tutto il cuore. Mi dispiace solo esser lontani, ma il teletrasporto, perdindirindina, quando lo inventano?!
Dunque, veniamo a noi.
“Non tutti gli alberi” di Gianmarco Parodi è a tutti gli effetti una storia di formazione per ragazzi e un bellissimo promemoria per gli adulti. La nostra protagonista è molto giovane e peculiare; la piccola Alice ha appena compito 10 anni e ha un legame molto forte col padre.
Quest’ultimo come regalo di compleanno le dona un qualcosa di speciale dal significato profondo che solo dopo il lettore ne catturerà il senso nascosto. Le regala uno zaino e la porta su un sentiero di montagna facendole vivere una giornata unica. Le parla dell’apparenza, degli alberi che non sono tutti uguali, della trasformazione, di significati tangibili e non.
Poco dopo il padre è costretto a partire per la Francia per fare il taglialegna lasciando Alice sola, a casa con sua madre, donna distaccata e molto lontana dalla sensibilità della figlia. Quel suo zainetto, più che un regalo diventa una promessa. Da qui inizia l’avventura di Alice ed io mi fermo per evitare spoiler.
Questa storia racconta di più cose, l’autore si snoda nella sua tela con una grandissima precisione, con calma, sapienza e con tante descrizioni sensoriali. Quando la casa editrice me lo propose, dissi di sì subito, di getto. Di solito valuto sempre ogni proposta con attenzione, qui ricordo di aver detto un SI netto, senza indugi. Guardai la copertina, il titolo e pensai che fosse esattamente nelle mie corde. Così è stato.
“Non tutti gli alberi” di Gianmarco Parodi è un libro che chiede al lettore di lasciarsi prendere per mano, di lasciarsi andare per poter entrare a pieno nella storia, nella vita e nel cuore di Alice. Tra le righe si percepisce quel ciclo di vita che lega l’essere umano all’albero, dalle profonde radici fino alla fitta chioma. Un ciclo che passa attraverso la corteccia, i nodi e l’intreccio creato dai rami, che passa attraverso le stagioni.
Mi fermo qua, anche perché ne parleremo ampiamente Sabato pomeriggio.
Nel frattempo, se non l’avete già fatto, leggete “Non tutti gli alberi” di Gianmarco Parodi e scoprirete che non c’è da fidarsi del fico, che si può fare gli equilibristi tra reale ed irreale e che due creature possono stare sempre insieme, anche in stagioni diverse.