Proprio ieri è arrivata quella domanda da cui stavo scappando come una forsennata ma puntualmente mi ha trovata: “Ma.. Come mai non scrivi nulla sul Natale?” eccolo lì lo schiaffo a mano aperta, una cinquina data a modo e una domanda scomoda non può avere una risposta troppo comoda però senz’altro, come sempre, sarà sincera.
Non credo che scriverò molto sul Natale quest’anno ed il motivo, nonostante sia complesso ed articolato, è apparentemente semplice, molti di voi non lo capiranno, altrettanti non saranno d’accordo ma ve lo dico col cuore in mano, per me questa volta il Natale non c’è, non lo sento, non lo vivo e detto francamente, nemmeno lo voglio.
Già di suo è una ricorrenza che mi ha sempre messo addosso un velo di tristezza, non so bene il perché ma è così e quest’anno, in modo esponenziale, mette il suo ditino nella mia piaga.
“A Natale siamo tutti più buoni“… Ma ceeeerto, come no, la bugia per eccellenza, nessuno è più buono, gli auguri si fanno quasi per dovere, i regali idem, è tutto un gran minestrone di perbenismo acuto ed io ora come ora, non ne ho voglia.
“Ma dai, Natale è una giornata per stare tutti insieme!” dicono. Beh, serve veramente il 25 Dicembre per stare tutti insieme? Se fosse davvero così allora lasciatemi dire che la faccenda è estremamente triste per come la vedo io.
Sono cinica? Ci sta, ve lo concedo, però ormai quest’anno va così, credetemi se vi dico che non vedo l’ora di svegliarmi a Gennaio inoltrato, quando ormai tutte queste festività saranno belle che passate.
Mio caro Natale, questa volta facciamo passo ok? Lo so, sono un po’ il “Grinch” della situazione, ma magari il prossimo anno sarà diverso, mi dispiace non guardarti con gli occhi di una bambina innamorata di tutte quelle lucine, dell’alberello, delle palline colorate, di quell’aria magica e di tutte le cose che ti accompagnano ma capiscimi, quest’anno manca una fetta troppo grossa per volerti.