Beh, che dire, ormai manca veramente poco alla nostra bella Festa dell’Uva, ve ne ho parlato per un mese intero e non perché scarseggiavano gli argomenti nella mia testolina ma per farvi capire quanto sia importante questa tradizione per il mio caro paesello.
Ho provato a spiegarvela, a descrivervi come vive e pensa un rionale durante il mese di Settembre però credo di non avere le capacità di raccontarvi questi ultimi giorni che ci separano dalla nostra fatidica Domenica, perché il turbinio di emozioni, sensazioni e pensieri è veramente tanto “ingombrante” e frenetico che credetemi se vi dico che non saprei nemmeno da dove cominciare!
Posso però aiutarmi col fatto che quest’anno il progetto del mio rione si basa proprio su questo, sulle emozioni provate da ogni rionale nel corso del mese settembrino ed il sipario si apre senz’altro con una grande ed indomabile euforia, i cancelli dei cantieri si spalancano, i vestiti del proprio rione prendono il sopravvento nell’armadio, i carri vengono posizionati per essere costruiti, le macchine da cucire scaldano i motori e la gente, dopo aver chiacchierato del più e del meno e delle proprie ferie non fa altro che parlare del meraviglioso mese che ci aspetta. Passata quest’allegria iniziale ecco che incalza un’emozione ben diversa, un po’ più goliardica, infatti subentra quella sana competizione abbracciata dall’orgoglio che proviamo per il nostro rione, infatti ci mettiamo più o meno tutti lì, ognuno col proprio lavorino, a “capo basso” e cerchiamo di fare il nostro meglio e vi assicuro che se fatto in compagnia, con qualche pettegolezzo fiammante, con delle risate e una birra per non far seccare le gole, il “lavoro” diventa un vero e proprio divertimento che fa volare letteralmente il tempo e poi sì, inutile negare che un po’ di buona competitività ci sta sempre perché anche se è una festa che amiamo tutti rimane pur sempre una gara, è bello dire “l’importante è partecipare” però alla fine dei giochi quella fatidica coppa viene stretta tra le mani di un solo rione, quindi è normale che cerchiamo di curiosare ed estrapolare qualche informazione preziosa tra gli avversari. Questo immenso orgoglio per il proprio rione dura per tutto il mese, anzi, a dirla tutta dura tutto l’anno, 12 mesi su 12, però ovviamente a Settembre si accentua e via via che ci avviciniamo frettolosi a quella fatidica Domenica, dobbiamo confessare che un’altra grande emozione si mescola a tutto quest’impasto, ovvero l’ansia, che inizia non appena poggiamo i piedi a terra e corriamo tutti insieme a far colazione nel bar in piazza Buondelmonti, cresce man mano che ci pettiniamo e trucchiamo a vicenda, lo stomaco si chiude per il pranzo e da qui in poi c’è un crescendo inspiegabile, giusto per farvi capire, giuro su qualsiasi cosa che al mio esame di maturità ero cento volte più serena e vi assicuro che ogni anno è sempre la stessa zuppa, non è che va a migliorare, infatti quando arrivi “dietro al Monte” parte una girella di ansie varie per mille cose che la metà potrebbero ampiamente bastare. Poi aspetti, la frenesia e l’impazienza diventano le tue migliori amiche, dopodiché arriva quella piccola ma significativa morsa allo stomaco perché ti rendi conto che i carri stanno lentamente avanzando, si muovono e non appena oltrepassiamo il bar “La Pergola” con la nostra superba musica che sovrasta la piazza, il brivido e la lacrimina piena d’orgoglio sono d’obbligo, il respiro aumenta, il cervello va in tilt, guardi le facce della tua “famiglia” ed allora ti rendi conto che siamo tutti lì insieme con un unico obiettivo e poi, finalmente, sorridi.
Dopo che succede? Eh non so descriverlo, non ci riuscirei nemmeno con tutti gli aggettivi di questo mondo, vi dico solo che da dopo il bar “La Pergola” fino alla “Piazza Nova” si prova, si sente e si vive tanta, tantissima roba (se tutto va come previsto ovviamente!!), i cuori battono forti tutti all’unisono, gli sguardi sono tutti uguali e la soddisfazione, la felicità e la gioia esplodono in un modo pazzesco.
Terminata la sfilata c’è solo una cosa da fare dopo aver abbracciato tutti, aspettare quel verdetto sotto al Comune in piazza Buondelmonti che può farti piangere oppure urlare di contentezza.
Ormai le ore scorrono velocissime, Domenica 24 Settembre incombe e noi imprunetini non possiamo far altro che pregare che il meteo non faccia strani scherzi di cattivo gusto ma che ci faccia fare la nostra sfilata in santa pace, senza indugi e poi vorrei abbracciare tutti i miei rionali (quasi tutti via!) per il meraviglioso lavoro svolto fino ad ora anche se c’è da stringere i denti ancora un pochino e per il bel clima che c’è stato e che c’è, perché come si dice, “l’unione fa la forza” ed è la verità.
Vi aggiorno la prossima settimana con la classifica ed ovviamente con qualche commentino, nel frattempo faccio un grandissimo in bocca al lupo ai quattro rioni e beh, che vinca il migliore!