La vita di paese è strana, alcune volte capita di sentirsela stretta, proprio come quando dopo una mega abbuffata di pizza t’infili quei jeans attillati che ti piacciono tanto ma ti strizzano facendoti sembrare un salame però, spesso e volentieri è anche capace di regalarti delle gioie, dei momenti e delle serate che la vita di città non te le mostra nemmeno col binocolo.
Infatti, i quattro rioni imprunetini da Maggio a Giugno tutti gli anni organizzano ognuno due fine settimana a testa all’insegna della buona musica, del buon cibo, del vino e del divertimento. Ha aperto le danze il rione delle Sante Marie con la sua sagra dedicata alla Ficattola, poi è venuto il turno del mio rione, il Pallò col suo scoppiettante Nizzano Green Festival con tanta buona “ciccia” sulla brace, a Giugno arriverà il rione delle Fornaci con la loro festa della Pizza e poi sarà il rione bianco, il Sant’Antonio a chiudere in bellezza con la sua festa della Birra.
Più o meno tutto il paese partecipa a queste sagre, piccolini e grandi, ed è bello divertirsi e lavorare tutti insieme per cercare di fare al meglio delle nostre capacità e possibilità, è a dir poco soddisfacente. La gente viene lì, nelle sedi rionali e mangia, beve, balla, ascolta la musica, chiacchiera, si diverte e questa linfa è fondamentale per un paese ed anche se sono facce e voci viste e riviste milioni di volte è sempre estremamente piacevole passare una o più serate tutti insieme.
Non è da scordare il fatto che dietro a queste sagre c’è sempre un gran lavoro, tanta organizzazione ed infinita voglia di migliorarsi e di offrire sempre uno “spettacolo” migliore per noi stessi in primo luogo e poi anche per il nostro piccolo paesino, tutti ci mettiamo in gioco e cerchiamo di dare il massimo, io per esempio nella sagra del mio rione m’improvviso cameriera per tutte e quattro le serate e come me tanti altri, gli uomini stanno dietro alla brace e ai deliziosi hamburger, le donne sono in cucina coi loro fornelli sempre accesi, le ragazze alla cassa e ci sono anche dei bravissimi baristi rionali che sono a dir poco instancabili. Le serate cominciano con l’aperitivo, poi segue la cena, dopo c’è come sempre il caffè ed il suo compagno “ammazzacaffè”, poi i palchi si accendono ed inizia la musica dal vivo e tutto questo turbinio termina quando i guerrieri rimanenti, cotti come delle pere, si accasciano sulle scalette del bar ed in quel momento arriva sempre quella sensazione, da una parte vorresti solo ed esclusivamente andare a casa per buttarti a letto ma dall’altra parte c’è quella vocina nel cervello che ti dice “No dai, aspettiamo ancora 10 minuti!” (che poi diventano sempre come minimo 20!) perché la voglia di rimanere lì è sempre tanta, vuoi restare ancora un po’ a chiacchierare del più e del meno con la tua seconda famiglia.
La nostra sagra palloiana del Nizzano Green Festival è ormai finita e credo sia stata veramente bella, siamo stati grandiosi tutti quanti e tutto è andato come doveva, io quest’anno me la sono vissuta proprio a 360° (finalmente!!) ed in cuor mio volevo non terminasse mai perché è meraviglioso quando riesci a tirar fuori da te stessa quel divertimento puro, quel ridere tutti insieme senza un valido motivo, quando ti distruggi letteralmente un piede per aver ballato e saltellato troppo e questa sfaccettatura di me era davvero tanto che non la rivedevo, mi ha fatto piacere ritrovarla sempre in forma smagliante e con lo spirito giusto, mi ha fatto fare i salti di gioia, mi ha fatta sorridere tanto e mi ha permesso di condividere situazioni divertenti, emozionanti e… Beh, palloiane.
Un 2% di me è contento sia finita questa sagra e sto parlando del mio piede, che finalmente avrà il suo meritato riposo che gli avevo promesso e poi anche il mio fegato che mi sta sventolando bandiera bianca ma l’altro 98% non è felice per niente che il Nizzano Green Festival sia terminato anzi, già mi manca perché queste piccole ma grandi cose cari miei, hanno il prezioso potere di creare una bellissima e favolosa dipendenza.
In ogni caso, su col morale Silvia, anche se la sagra è finita ci sono altri due rioni che devono ancora cominciare e sono certa che anche lì ci sarà un gran bel divertimento e poi sto già iniziando ad autoconvincermi che Settembre non è poi così lontano perché sapete, questa piccola sfaccettatura di me che ha fatto capolino in questi due fine settimana sta già scalpitando per la Festa dell’Uva!