Ecco un breve dialogo tra due miei neuroni che ne se andavano a spasso nei meandri del mio cervellino…
“Sai se la Silvia ha mangiato l’uovo di Pasqua?”
“Certo, che domande!”
“Si è strafogata di cioccolato con la consapevolezza che a breve le spunterà un esercito corazzato di brufoli agguerriti e determinati a romperle l’anima e la quiete facciale?”
“Si, perfettamente consapevole e anzi, so che li ha già intravisti…”
“L’uovo benedetto, l’ha mangiato?”
“Non le piace molto l’uovo sodo ma come ben sai questo 2017 è iniziato un po’ col botto quindi ne ha voluto mangiare uno intero, vedi mai.. Meglio prevenire che curare no? Credo che abbia fatto bene!”
“Sai se è andata a messa pasquale?”
“No dai, lo sai, ormai non ci va da anni…”
“Ah già, ma come mai?”
“Eh… Quel signore che forse abita lassù e lei hanno un rapporto complicato al momento…”
“Ci farà pace?”
“Per ora sono in stand-by ma raramente fa pace, lo sai com’è fatta…”
“Credi sia stata bene per Pasqua?”
“Ma si dai, sono quelle giornate un po’ standard ma alla fine non ci si può lamentare sempre, giusto?”
“Giustissimo… Ha sorriso?”
“Certo che ha sorriso, la Silvia sorride sempre!”
“Bugiarda.”
“Ok, questa te la concedo.”
“Che uovo di cioccolata si è mangiata la nostra golosona?”
“Quello Kinder ovviamente, ne va matta!”
“Immaginavo… E che sorpresa ha trovato dentro?”
“Mah, un piccolo peluche a forma di orso…”
“Ed era entusiasta?”
“No, non penso proprio…”
“Immaginavo anche questo, lei non è mai contenta.”
“Ah, non esageriamo adesso, è difficile ma non è vero che non è mai contenta su!”
“Chissà che sorpresa avrebbe voluto trovare dentro l’uovo Kinder, che si aspettava alla fine? Quello è prettamente per bambini…”
“Ssssh non dirlo!! Lo sai che si arrabbia con questi pensieri! Per tante cose è ancora una bambina, credi abbia la Sindrome di Peter Pan?”
“Ma no, oppure si, lo vedremo tra qualche annetto. Tu che la conosci meglio, dimmi, cosa avrebbe voluto trovare dentro l’uovo?”
“Un libretto delle istruzioni, suppongo.”
“Ah… E che diamine di sorpresa sarebbe?”
“Eh non lo so, dovresti chiedere a lei.”
“No no, per l’amor di Dio, oggi si è svegliata col piede sbagliato, io non le chiedo un bel niente…”
“Bravo, ottima idea!”
“Ma un manuale delle istruzioni seriamente?”
“Si, te l’ho detto, avrebbe voluto trovare quello.”
“Sai il motivo?”
“Beh credo sia facile da capire, va bene che sei un neurone maschio e quindi sei lento ma accenditi e troverai la risposta in un batter d’occhio!”
“Simpaticona…”
“Grazie, lo so. Dai, a cosa serve un qualsiasi manuale delle istruzioni?”
“Per capire come fare un qualcosa.”
“Risposta esatta, ma che bravo, vuoi un applauso?”
“Hai finito di fare la sarcastica?”
“Sono un neurone della Silvia, come pretendi che sia?”
“Insopportabile, come lei. Torniamo al libretto delle istruzioni che è meglio, quindi dimmi, per cosa?”
“Mamma mia come dormi oggi neurone. Voleva trovarlo dentro l’uovo come sorpresa perché ha perso un equilibrio che si era stabilizzato da anni e ora gradirebbe trovarne uno nuovo, molto più solido e molto più suo insomma.”
“Che intendi?”
“Che sta ricominciando a camminare con le sue gambe però alcune volte si sente spaesata e persa, per questo le servirebbe il libretto delle istruzioni, per avere una guida esatta di come fare, cosa fare o cosa no.”
“Pretenziosa, come sempre. Tutti vorrebbero una cosa del genere. Non troverà da nessuna parte alcun libretto delle istruzioni per la vita, non esiste, ne sei consapevole?”
“Ah certo, io si ma lei ancora no.”
“Lo capirà. Si renderà conto che piano piano il suo libretto personale diventerà lei stessa, non deve trovarlo, ce l’ha già, deve solo imparare a leggerlo attentamente.”
“Come sei saggio stamani.”
“Realista prego.”
“Hai ragione ma lo sai com’è lenta in queste cose, quando si tratta di fare un lavoro su se stessa la cosa diventa difficile.”
“Già… Se solo riuscisse a darsi le spinte che regala ai suoi amici e a chi glielo chiede sarebbe a cavallo.”
“Verissimo e sono fiduciosa, imparerà.”
“Aspetta… Sta pensando a qualcosa adesso ma non ho capito bene.. Tu riesci a sentire?”
“Certo, sono un neurone femmina, capisco sempre le sue cose prima di te.”
“Me la riferisci? Che ha? Che pensa?”
“Non te lo dico.”
“Perché? Dai, dimmelo!”
“Sta facendo un pensiero stupido.”
“Dimmelo uguale! Non farti pregare!”
“Uuuh ok, ok ma non dargliela vinta. Sta pensando se mangiare o meno un cioccolatino.”
“Eh, ottimo pensiero, lasciamoglielo fare.”
“No! Ehi! La dieta!”
“Lasciamoglielo mangiare, uno solo.”
“No, Silvia non mangiarlo.”
“Mangialo.”
“No!”
“Si!”
“No!”
“Ah, ho vinto, lo sta scartando.”
“E va bene… Ma solo uno!”
“Mmm… Senti che bontà!”
“Vero, godiamocelo perché le altre ed io le vieteremo di prendere il secondo!”
Si separarono, lui andò insieme ai suoi compagni e lei fece lo stesso per lottare contro la tremenda voglia che avevo di agguantare il secondo di quei buonissimi cioccolatini al latte col ripieno di biscotto.