Proprio l’altra sera me ne stavo sul mio divano con la voglia matta di guardarmi un gran bel film, uno di quelli che ti lasciano una sensazione ben definita addosso o che ti fanno commuovere per la troppa bellezza. Dopo una lunga indecisione ho letto esattamente il titolo che stavo cercando, appena ho visto l’immagine di copertina ho sorriso e quindi era senz’altro quello giusto; sto parlando del capolavoro di Spielberg, “Hook-Capitan Uncino” con Robin Williams che adoro, Julia Roberts che interpreta meravigliosamente la fatina Trilli ed il grandioso Dustin Hoffman nei pani di Uncino, il pirata per eccellenza.
Bene, mi sono comodamente accoccolata sul divano con la mia copertina di pile, la borsa calda elettrica ed una tisana allo zenzero tra le mani… Tranquilli, anche se non sembra, non abito in un igloo con -20°!
Personalmente non sono una grande amante di Peter Pan, anche il film della Disney non lo guardo spesso ma “Hook-Capitan Uncino” mi piace da morire, non ci trovo mai una nota negativa, nonostante lo abbia visto infinite volte lo riguardo sempre volentieri perché mi fa sorridere, mi fa divertire, mi fa pensare e alla fine, come accade ogni volta, mi fa commuovere.
L’aspetto che amo di più in questo capolavoro è il suo immenso inno alla giovinezza celebrandola in ogni sua sfaccettatura e adoro quando nonna Wendy, appena la famiglia di Peter entra nella sua casa, li saluta con grandi abbracci e poi dice a tutti quanti di fermarsi, di arrestare lo scorrere del tempo perché nella sua casa è vietato crescere e diventare grandi… In questa scena, sento sempre un brividino che mi percorre tutta la schiena!
Mi sono guardata questo film per l’ennesima volta, senza lasciarmi scappare nemmeno mezzo dettaglio, me lo sono goduto al massimo e quando ho spento la televisione, chiaramente con gli occhi lucidi, mi sono detta che Peter Pan, Trilli e i Bimbi Sperduti hanno proprio ragione, bisognerebbe veramente poter rimanere bambini per sempre perché crescere è un gran pasticcio.
Gli occhi dei bambini vedono tutto in maniera migliore, il loro animo sorride sempre ed il dramma più grande è scegliere a quale gioco giocare o non poter avere una caramella, rendetevi conto della bellezza, credere a tutto, avere fiducia ed accontentarsi della semplicità, perché fondamentalmente ad un qualsiasi bambino, basta sempre poco per essere felice.
Questo film è considerato per ragazzi, invece secondo me va guardato quando si è già grandi, quando ci sentiamo cresciuti perché credo faccia bene sentire addosso quella lieve malinconia della tenera età, involontariamente si va a ricercare il “Peter Pan”che è dentro ognuno di noi che ci rammenta quanto sia importante non dimenticarsi di essere un po’ come i “Bimbi Sperduti” ogni tanto perché è esattamente questo che la favola sottolinea, il non invecchiare interiormente, sennò si rischia di non vivere e come dice Peter nella scena finale:”Vivere… Vivere può essere un’avventura straordinaria!”.
Questo capolavoro di film riesce ogni volta a risvegliare gli animi arrugginiti, fa tornare a galla la bella sensazione della fanciullezza che purtroppo termina presto ed accalappia tantissime emozioni che pochi altri film sanno toccare e poi, la cosa più bella e magica che riesce a fare, sa regalarti un po’ di polvere di fata per farti andare sull’Isola Che Non C’È e non dimentichiamoci mai che… “Solo chi sogna può volare!”