Oltre ad essere una grande fan di Leopardi e del mio tanto amato Pirandello, nell’ambito filosofico ho sempre provato una grande attrazione per il geniale Freud, tanto da leggere il suo bellissimo libro, “L’interpretazione dei sogni” in estate, al mare sotto l’ombrellone con le onde che mi facevano da meraviglioso sottofondo a quella lettura… Proprio un libriccino leggero leggero da leggere in vacanza eh!
Adoro la sua teoria sulla divisione in tre parti delle psiche e della personalità umana, infatti secondo lui dentro ognuno di noi ci sono: “Es”, “Io” e “Super-Io”.
Per farvela breve il primo tratta prevalentemente il principio del piacere, ama gli eccessi e non riconosce regole o paletti morali, è un caos che comprende impulsi ed energie perennemente fameliche di soddisfazione. il “Super-Io” è l’esatto opposto, infatti ricerca il rispetto delle leggi, la massima correttezza e l’etica sociale, è quindi la nostra parte che corrisponde alla “coscienza morale”. Ultima istanza ma non meno importante è chiamata “Io” ed ha la funzione più complessa in quanto ha il dovere di equilibrare i comandi del “Super-Io” e gli impulsi urlati da “Es”… Che compito arduo povero il nostro “Io”!
Tutti noi, secondo Freud, abbiamo dentro il nostro essere queste tre suddivisioni e se “Io” fa un bel lavoro le altre due parti non spiccheranno più del dovuto ma talvolta non è così semplice, mediare le sensazioni è un compito estremamente difficile e su determinati caratteri quasi impossibile.
Anche io, come tutti voi, sono divisa in tre e le mie parti sono una più bisbetica dell’altra e non sempre si ottiene quel tanto ricercato equilibrio…
Inizierò col presentarvi la prima parte, la mia “Sissi” e lei, credetemi, è tosta per davvero… Uff che faticaccia che mi fa durare! Le piace essere sempre “bastian contrario”, spesso ha lo sguardo accigliato verso il mondo, è scorbutica, risponde male, borbotta molto spesso e vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Avete presente Brontolo dei sette nani? Eccola la mia “Sissi”, è il mio diavoletto sulla spalla, non si piega e non si lascia convincere per niente facilmente, mi fa sudare sette camicie alle volte ma detto tra noi, in certe situazioni non saprei proprio come fare senza di lei perché è tremendamente testarda, forte e decisa, non abbassa lo sguardo davanti a niente e a nessuno, non si fa intimidire, lascia scorrazzare libero l’istinto e le reazioni impulsive e, nel suo continuo borbottare, spesso e volentieri ha maledettamente ragione.
Adesso vi presento “Sil” che conoscete già un pochino e lei è la mia musa ispiratrice, è la mia amica che sogna ad occhi aperti, amante delle cose semplici e rustiche, le piace crogiolarsi nella sua spensieratezza, cavalca nella sua immaginazione decisamente spiccata e naviga con una semplicissima zattera di legno nel mare della sua fervida fantasia. La mia “Sil” è spesso la mia boccata d’aria, quando tutto sembra pesante mi cede un po’ della sua leggerezza, adora provare e vivere le sue emozioni anche se talvolta le lascia eccedere un tantino, ama il divertimento e non vuole mai rinunciare ad una risata o ad una serata all’insegna del divertimento. Ogni tanto però anche la mia “Sil” va rimessa al suo posto perché qualche volta si lascia prendere la mano ed oltrepassa il limite nel voler vivere al massimo determinate cose, allora ecco che spunta l’amara “Sissi” che tra un urlo e uno sguardo glaciale la riporta coi piedi per terra; “Sil” le tiene il muso per un po’ e poi tutto torna alla normalità.
Dopo “Sissi” e “Sil”, eccoci a parlare di “Silvia” che ha il durissimo compito di trovare un equilibrio possibilmente stabile tra le altre due. “Silvia” sta dunque nel mezzo e cerca di rubare qualcosa da entrambe le parti ma alle volte mi rendo conto che si stanca veramente tanto perché preparare camomille rilassanti per “Sissi” e tenere al guinzaglio la sognante “Sil” che vola via facilmente, non è roba da poco, è un vero e proprio lavoro da professionisti e la mia cara “Silvia” sgobba come un mulo.
Essere se stessi e mostrare i lati della propria personalità con tutte le mille sfaccettature non è un gioco da ragazzi, bilanciare il bene ed il male è un lavoro difficilissimo per gli esperti in materia, figuriamoci per noi piccoli esseri umani. Quindi che dire, non giudichiamoci subito puntando il dito perché errare è umano, fare gli avvocati di se stessi è complesso e poi mettere d’amore e d’accordo tre caratteri diversi racchiusi in una sola creatura, vi pare roba da poco?