Buondì lettrici e lettori, bentrovati in questa settimana a dir poco piovosa. Qua in Toscana piove ininterrottamente da giorni ed il mio amore per la stagione autunnale si fa sentire. Le nuvole grigie mi piacciono sempre molto. Detto questo, spero stiate bene, preparatevi un buon tè perché oggi vi porto a fine 1800 con un romanzo che mi ha coinvolta molto. “Il collegio delle piccole donne” di Henry Handel Richardson è una storia che vi terrà incollati alle pagine, costa 17.00€ per 254 pagine.
Ringrazio di cuore la casa editrice Garzanti per avermi omaggiata della copia, è stato un enorme piacere conoscere Laura, la protagonista, una giovane donna determinata che non si fa mettere in piedi in testa da nessuno. Interessantissima è anche l’introduzione, nella quale ci viene spiegato il contesto storico di questo romanzo. Inoltre, Henry Handel Richardson non è altro che lo pseudonimo di Ethel Florence Richardson che per provare a diventare una famosa scrittura decise di pubblicare con un nome maschile. Pensate che tra l’altro ebbe così tanto successo che fu la prima donna australiana a meritare la candidatura al Nobel per la Letteratura nel 1939.
Adesso veniamo al romanzo.
Siamo nel 1890 e per Laura la scrittura è sinonimo di libertà.
Laura è un’anima unica, ho empatizzato subito con lei, col suo modo di fare e di guardare il mondo. Dolce eppure “tosta”, caparbia e tenera. La nostra giovane protagonista è un’icona femminista determinata con tutta se stessa a far emergere la sua voce e le sue idee senza farsi schiacciare dalla società che la circonda. La sua ribellione è la ribellione di tutte.
Il romanzo scorre meravigliosamente, “Il collegio delle piccole donne” di Henry Handel Richardson è una storia attualissima nonostante sia ambientata a fine ‘800. Attuale per i suoi contenuti, per il significato di tante situazioni e per il messaggio che racchiude. Tra queste pagine troverete del bullismo, Laura tra le mura del collegio viene criticata e giudicata, ha tutti gli occhi puntati addosso qualsiasi passo faccia. Il mondo cerca di farla sentire emarginata, diversa, scomoda e sbagliata ma la sua personalità è più forte. Laura combatte con tutte le armi che ha e non si arrende mai, nemmeno quando lo sconforto sembra avere la meglio. La piccola grande protagonista di questa storia è un vero esempio.
La penna dell’autrice è classicheggiante eppure semplice, fruibile per tutti e molto scorrevole.
Il romanzo è coinvolgente e grazie alla caratterizzazione dei personaggi si riesce ad instaurare una sorta di legame, o almeno così è stato per me. Mi sono sentita parte integrante della storia, amica e sostenitrice di Laura. Ho “tifato” per lei dall’inizio alla fine e attraverso questo splendido personaggio si percepisce la forza di dover lottare in quello in cui si crede e si sogna e un grande amore per la verità. L’indipendenza di ognuno di noi, se ricercata e voluta fortemente, passa attraverso piccoli atti di ribellione.
Per chi è? Lo consiglio a chi ama la scrittura classica e per tutti coloro che hanno voglia di una storia coraggiosa che non ha paura di andare controcorrente. Per me “Il collegio delle piccole donne” di Henry Handel Richardson è stata una piacevolissima scoperta, ve lo consiglio moltissimo. La trovo una lettura perfetta anche per i ragazzi, per gli adolescenti, sperando che il personaggio di Laura possa essere una spinta a riflettere.
Lettrici e lettori, come sempre grazie per la vostra presenza, vi mando un abbraccio e ricordatevi che leggere è sempre una buona idea. Ci sentiamo presto con altre chiacchiere librose. Buona giornata e buona Pasqua!