Lettrici e lettori buongiorno e buon Venerdì!
Sì lo so, oggi è San Valentino ma in realtà è una ricorrenza che non mi piace e non mi appartiene, la reputo solo una grande trovata commerciale. Quindi non parleremo di cuoricini e quant’altro bensì oggi vi racconto le mie impressioni su un libro fresco di pubblicazione che mi ha colpito molto. Il testo in questione è “Terra di neve e cenere” di Petra Rautiainen, pubblicato dalla casa editrice Marsilio {che ringrazio tantissimo per la copia!} il 24 Gennaio al costo di 19.00€ per 296 pagine.
Mamma mia che libro. MAMMA MIA.
Siamo nella Lapponia finlandese, precisamente nel 1947 e questo luogo dalla bellezza aspra e selvaggia sente sotto ogni fronte le ferite lasciate dalla guerra. Il ricordo dei crimini nazisti e il genocidio contro la popolazione Sami sono i due argomenti portanti che vi entreranno sottopelle.
La storia si sviluppa su due livelli e quindi su due linee temporali ben delineate, quindi tranquilli, è tutto molto chiaro e non si crea confusione nella mente del lettore.
Da una parte, siamo durante l’occupazione tedesca, poco prima del trattato di pace che ha visto protagoniste la Finlandia e la Russia. E dall’altra parte, la vicenda è ambientata 5 anni dopo, quando la nostra protagonista, Inkeri, in quanto giornalista, si mette in viaggio per documentare per la Lapponia. Il suo obiettivo è quello di creare un reportage fotografico e scritto sulla rinascita e sulla ricostruzione della Lapponia, compreso il grande argomento dell’integrazione nella società finlandese dei membri restanti della comunità Sami, popolazione indigena nomade che alleva renne.
In tutto questo, ci sarà la presenza di un diario che smuoverà non poco le acque. Il diario è stato scritto da un soldato finlandese testimone di ciò che è accaduto nei campi di concentramento e dei terribili esperimenti di Mengele. Tra quelle pagine la nostra protagonista scoprirà qualcosa di suo marito ma non posso dirvi nient’altro perché ormai lo sapete, qui non si fa nemmeno mezzo spoiler.
“Terra di neve e cenere” di Petra Rautiainen è una storia che ti entra addosso. Ti scombussola e porta sotto il riflettore un popolo del quale si parla troppo poco.
È una storia che tra ghiaccio, neve e indizi, dà voce ad un luogo tanto magnifico quando aspro.
La scrittura è molto matura e lineare, profonda e sa come accendere la curiosità del lettore. Questo testo ha tanti ingredienti del romanzo storico, del giallo ed è arricchito da bellissime descrizioni paesaggistiche. Le atmosfere sono coinvolgenti, io mi sono sentita parte integrante di questo viaggio e delle scoperte fatte della protagonista. Nonostante la storia sia cupa per le argomentazioni che tratta, lascia addosso una sensazione positiva, quasi di speranza.
Per chi è? Lo consiglio tantissimo a tutti coloro che vogliono saperne di più sulla Lapponia e sul popolo Sami che ha subìto tante ingiustizie. È una storia perfetta per gli appassionati di storia, per chi ha voglia di fare un viaggio introspettivo e porsi delle domande.
Ringrazio nuovamente la casa editrice per la copia, è stato un enorme piacere conoscere qualcosa in più su questo luogo del quale si parla poco. È una lettura che vi consiglio tanto, non fatevela scappare, datemi retta.
Care lettrici e cari lettori, come sempre vi ringrazio per la vostra preziosa presenza e vi auguro buon fine settimana, noi ci sentiamo prestissimo!