“La strangera” di Marta Aidala

Buongiorno a tutte e a tutti, oggi sono qua per parlarvi di un gioiello che profuma di aria fredda di montagna e che guarda in alto, fin sopra la vetta. L’ultimo romanzo che ho letto mi è entrato addosso, “La strangera” di Marta Aidala mi ha abbracciata dalla prima parola al punto finale.
Innanzitutto, qualche informazione di base, il libro è fresco di pubblicazione, infatti è uscito il 27 Agosto in tutte le librerie fisiche e online, è stato pubblicato dalla casa editrice Guanda, costa 18.00€, è formato da 330 pagine, ha una copertina super evocativa e abbiamo a che fare con un esordio… Un esordio coi fiocchi!

Brevemente vi dico che la storia parla di una ragazza, Beatrice, che fugge dalla città e dalle aspettative dei genitori. Attratta dalle montagne, dai trekking e dalle arrampicate fin da quando era una ragazzina, la nostra protagonista cerca il suo posto nel mondo nel rifugio ai piedi della Becca (Monviso) dove lavorerà per tutta l’estate spalla a spalla col rifugista, detto “il Barba” e gli altri collaboratori. Ma resterà solo per l’estate? Tornerà a valle per l’inverno? Quali emozioni susciterà questo tipo di vita nella giovane Beatrice? Le risposte non posso darvele io cari lettori e lettrici, ve le lascio scoprire a voi…

"La strangera" di Marta Aidala

Detta così sembra semplice la storia ma credetemi, è molto di più. Sarà che sono un’amante indiscussa e spassionata della Natura e della montagna, sarà che questa storia mi è piaciuta davvero tanto per l’ambientazione e lo stile di narrazione, sarà che mi sono immedesimata nella protagonista reiterate volte, mettetela come vi pare, ma io avrei voluto che questo romanzo avesse altre 500 pagine.
Non volevo finirlo, l’ho centellinato.
Appena terminato, ho provato la classica sensazione di smarrimento che si sente quando ci si è immersi nella storia fino al collo e anche di più.
“La strangera” di Marta Aidala è un romanzo che parla di vita, di montagna e di vita in alta montagna.
L’autrice ci racconta di questo microcosmo, di come si vive e si lavora lassù, cosa offre la realtà quotidiana, cosa viene sacrificato e cosa invece s’impara e viene guadagnato.

La sua penna è fresca, scorrevolissima. Le descrizioni ci sono e sono tanto belle, sensoriali, come piacciono a me. Le immagini si creano vivide nella mente del lettore che viene completamente assorbito dai dettagli di questa storia; dai colori dell’alba, dal via vai degli alpinisti, dalla neve che copre il rifugio in inverno. L’intreccio della trama è piacevole, ben raccontato e troverete tanti momenti di riflessione e introspezione. Non mancano i colpi di scena e le tante emozioni, tutto è calibrato e al suo posto… Insomma, gli ingredienti di questa storia funzionano tutti a meraviglia.

“La strangera” di Marta Aidala è una storia di rinascita, di crescita, che mette tutto in discussione.
Beatrice, la nostra protagonista, fa un’evoluzione enorme e credo che ognuno di noi possa mettersi nei suoi panni. Nel rifugio Beatrice non ha vita facile, il gestore, il Barba è un personaggio scorbutico e burbero. Lì lei è “la strangera” appunto, sembra quasi sia in più. Ma il Barba è molto più di un semplice gestore, è molto più di un uomo brontolone; lui è come la montagna. Personalmente, ho adorato la caratterizzazione di questo personaggio.
Beatrice si perde e si ritrova sui sentieri, tra le nuvole, tra i boschi, tra i suoni della montagna. Impara a conoscere la solitudine vera, quella profonda, piena di silenzi che rimbombano, domande e risposte.

Per chi è? Lo consiglio a chi ha bisogno di una spinta di vita, a chi cerca la propria strada perché qui si pensa tanto, si riflette e ci si muove. Ma lo consiglio anche a chi è innamorato della montagna, dei rifugi, della maestosa bellezza delle vette. “La strangera” di Marta Aidala è un romanzo da leggere per scoprire una vita diversa, ricca di tante preziosità.
Se non si fosse capito, mi è piaciuto parecchio e ve lo consiglio tantissimo! Respirate a pieni polmoni questo romanzo, camminate su quei sentieri, guardate la vetta della Becca dalle finestre del rifugio ed immergetevi in questa storia delicata come la neve e calda come il fuoco.
Leggetelo, datemi retta…
E noi ci sentiamo prestissimo con altri consigli di lettura!