Buongiorno lettori e lettrici di questo spazio!
Spero stiate tutti bene in queste giornate di pioggia. Con questo clima più autunnale che primaverile, ho letto un romanzo che mi è piaciuto molto e oggi, come sempre, condivido i miei pensieri con voi.
Il libro in questione è “La montagna delle illusioni” di Paolo Paci, pubblicato dalla casa editrice Piemme; costa 19.90€ per 366 pagine.
Inizio subito ringraziando Piemme per la copia in omaggio. Appena mi è stata proprosta la lettura di questo testo ho accettato senza pensarci due volte; sbirciando velocemente la trama, osservando la copertina e leggendo il titolo, beh, inutile girarci attorno; aveva tutte le carte in regola per piacermi e così è stato.
Paolo Paci, scalatore, giornalista e scrittore ci porta tra i monti, ci fa percorrere sentieri acciottolati e scoscesi. Con la sua abile penna ha creato un romanzo sì inventato ma con radici reali e concrete basatate su fatti storici realmente accaduti come in questo caso i partigiani uccisi dopo l’armistizio del ’43. Questa combo fa sì che il romanzo storico si mescoli alla perfezione con la storia romanzata.
Quando gli ingredienti sono calibrati ad hoc, il risultato è ottimale, proprio come in questo caso.
La storia narra di Antonio, uomo famoso per la sua artisticità che è scappato dalla sua terra natia, da quel villaggio all’antica e dalla sua famiglia. In seguito alla morte del padre tornerà lì, nel suo paesino di montagna incastonato tra le Prealpi Lombarde con non poco peso sul cuore.
Ritornare può essere sinonimo di perdonare, riconciliarsi con le crepe ed accettarle ma la salita emotiva è dura e complicata. Antonio è alla ricerca della verità, di un qualcosa di autentico, come la sua arte.
La trama è fitta è si snoda lentamente tra l’elaborazione del lutto, il rapporto col padre, la giovane staffetta Santina, epifanie, segreti, intrecci e faide familiari. Presente e passato diventano le voci narranti di questa storia che ci racconta del ventennio fascista con tutte le sue crepe, poi ci mostra quel momento in cui il turismo piano piano ha fatto cambiare tante cose, il consumismo vuol mangiare anche i piccoli paesi. Il clima cambia, si modifica repentino davanti agli occhi e alle coscienze di tutti e quel luogo dove il protagonista è cresciuto ha subito cambiamenti irreversibili.
“La montagna delle illusioni” di Paolo Paci è un romanzo “pieno“. Pieno nel senso che niente è lasciato al caso, le argomentazioni sono davvero tante e pregne di storia, nozioni e riflessioni. Mi verrebbe da dire che questa storia racchiude più generi; è un giallo-storico-ecologico-romanzato.
Per chi è? Per chi vuol intraprendere un viaggio pieno di nozioni. È adatto ai lettori che non hanno furia, questo libro contiene tanti argomenti e di conseguenza ha bisogno di tirarli fuori coi suoi tempi. C’è lentezza ma mai noia. Lo consiglio a chi vuol leggere qualcosa di molto interessante, di storico e che a modo suo urla una critica sociale.
Concludo ribadendo la notevole portata di “La montagna delle illusioni” di Paolo Paci, una storia che vale la pena d’esser letta, fateci davvero un pensierino.
Ringrazio di nuovo la casa editrice per la fiducia, per la copia in omaggio e noi ci sentiamo prestissimo.
Ah, dimenticavo… Buona Pasqua amici lettori, mangiate tanta cioccolata che fa sempre bene all’anima!