“Sono tornato per te” di Lorenzo Marone

Oh che storia. Bella? Sì. Dolorosa? Sì. Da leggere? ASSOLUTAMENTE Sì!
“Sono tornato per te” di Lorenzo Marone è un romanzo che attraversa il tempo e ci riporta nel periodo storico più buio e terrificante.

Nella prima parte di questo volume le pagine si aprono in una zona rurale tra Campania e Basilicata. I nostri protagonsti, Cono Trezza e Serenella Pinto, giovani adolescenti e sognatori, aspettano di sposarsi. Siamo attono agli anni ’30 del secolo scorso e il pugno fascista diventa sempre più duro. Cono Trezza si ribella con la persona sbagliata e di questa sua alzata di testa ne pagherà le conseguenze tutta la sua famiglia.
Nella seconda parte del romanzo, giunge il momento del servizio militare, la separazione forzata da Serenella, l’amore della sua vita e poi la deportazione in Germania nel 1943. Dura la vita per Cono Trezza.
Vale la pena continuare a vivere, anzi, a sopravvivere in quelle condizioni? Sì se hai un compagno di prigionia dall’anima immensa, qualche abilità nel tirare di boxe e la donna che ami con tutto il cuore che ti aspetta a casa per costruire un futuro insieme.

"Sono tornato per te" di Lorenzo Marone

Il libro è diviso dunque in due parti e abbiamo due scenari diversi e anche due toni diversi.
Nella prima abbiamo uno scenario rurale, fatto di vita semplice, di persone conosciute da sempre dove gli anziani lavorano e i giovano imparano un mestiere. Qui Cono è un giovanotto tutto pepe innamorato pazzo della sua Serenella e sogna solo di poter trascorrere la sua vita insieme a lei, nella tranquillità del posto, circondato da figli, animali e sorrisi. Abbiamo quindi una prima parte dolce amara; “amara” perché il periodo storico è cupo e aleggia nell’aria la sensazione che qualcosa stia per accadere. “Dolce” perché ci ritroviamo a correre per i campi insieme ai due innamorati, ne percepiamo la leggerezza di spirito e la bellezza emotiva.
Quando il lettore legge le prime parole della seconda parte del libro percepisce che tutto è cambiato. L’atmosfera, il tono, le scene che si creano nella mente durante la lettura e anche le ipotesi, tutto è diventato grigio. Non c’è il profumo del grano, non ci sono le forme delle nuvole né i dediseri. Pagina dopo pagina il cuore si fa più pesante. Ci ritroviamo insieme a Cono in una situazione crudele, in un momento di storia atroce e nero come la pece. Ha venticinque anni, è in un campo di prigionia e vivere, anzi, sopravvivere è l’obiettivo giornaliero suo e dei suoi compagni.
Ogni attimo in cui Cono si sente perso, quasi pronto a lasciare questa vita terrena, un qualcosa dentro di lui si aggrappa con le unghie e coi denti al ricordo di Serenella, riportandolo lì, ai loro sorrisi e alle loro giovani ma profonde promesse. In questa seconda parte il romanzo diventa cupo, un tamburo che acchiappa il lettore costringendolo a provare fastidio, paura, dolore. E si legge, si continua a leggere perché da questa storia non ci si stacca.

“Sono tornato per te” di Lorenzo Marone è un romanzo spaccato in due che mira dritto alle emozioni del lettore e fa centro con la facilità di un professionista. La storia tira un destro al lettore, proprio come fa Cono sul ring improvvisato del campo di concentramento. Poi lo accarezza, gentile e sensibile.
Questo dualismo fa sì che il romanzo brilli di tutta la sua luce e anche della sua ombra.
E mi sono commossa perché questa storia ti entra addosso.

Sono tornata dalla penna dell’autore con estrema gioia. Negli anni ho sorriso coi suoi personaggi iconici come Cesare Annunziata (un personaggio che mi porterò nel cuore) ne “La tentazione di essere felici”, ho patito con le donne del libro uscito lo scorso anno “Le madri non dormono mai”, ho sorriso con altri suoi romanzi sempre pieni di riflessioni e una morale degna di nota e mi sono tatuata sul cuore la storia de “La donna degli alberi” che è senza dubbio la mia preferita.
E adesso “Sono tornato per te” lo metto lì, accanto a tutti gli altri libri che ho dell’autore. Me li guardo e per qualche secondo torno in ognuna di quelle storie. In questo momento ho ancora la vita di Cono Trezza che mi aleggia in testa, il suo dolore, la sua forza d’animo e l’amore incondizionato verso la sua Serenella.
Ogni personaggio ha un perché, ogni virgola è al posto giusto.
Lorenzo Marone ha fatto centro anche questa volta.

Per chi è? Per tutti, tuttissimi! Leggetelo, leggete i suoi libri e immergetevi in queste storie di vita.
Ringrazio tantissimo la casa editrice Einaudi per avermi inviato la copia di “Sono tornato per te” di Lorenzo Marone, un libro che segna e che si fa sentire.
Leggetelo, regalatelo, leggetelo e rileggetelo.
A presto amici lettori, buon proseguimento di giornata!