Una copertina che osserva e scruta il lettore, occhi che scavano.
Poi tocca al lettore snodarsi tra queste pagine, nella storia de “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio. “L’Arminuta”, che in dialetto abruzzese significa “la ritornata“.
Preparatevi ad una lettura intensa, schiettissima, aspra.
Quello che fa da sfondo dalla vicenda è un background rurale fatto di dialetto abruzzese, vita di campagna, odori acuti, miseria e parole che sferzano.
Di cosa parla questo romanzo? Del dolore, di come viverlo, osservarlo e capirlo in modo tale che non sia lui a piegare te. Il riflettore della storia fa luce sulla resilienza di questa ragazzina che non ha potuto godersi l’età fanciullesca. La vita l’ha fatta crescere troppo in fretta a causa delle decisioni sbagliate prese dagli adulti attorno a lei. “L’Arminuta” viene sballottata da una vita all’altra ritrovandosi in brevissimo tempo in una realtà a lei sconosciuta.
La penna dell’autrice mira dritta all’emotività del lettore, non si risparmia. È una scrittura estremamente decisa, forte ed allo stesso tempo sensibilissima. Schiaffeggia e poi dona una carezza. Mi è rimasto molto impresso il suo modo di scrivere, il suo tono. Riesce a coinvolgere il lettore portandolo in questa realtà difficile e scomoda rendendolo partecipe del dolore che orbita attorno alla protagonista. Che penna, è stata una scoperta preziosa.
In 163 pagine vengono toccate tante tematiche; la storia si snoda attraverso due abbandoni, parantele distanti, responsabilità e poi senz’altro il tema della maternità che l’autrice tocca in maniera impetuosa smuovendo corde importanti dell’animo umano.
“Mamma” è una parola che può racchiudere il significato più intimo e potente del mondo ma può essere anche solamente un mero sostantivo femminile.
Non c’è solo dolore a pervadere la vita della protagonista, vi è un’allenza, una sorellanza preziosa che funge da promemoria al lettore. Certe volte bisogna davvero toccare il fondo per ricominciare a rialzare lo sguardo in direzione della vita.
Beh, cari lettori, “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio è stata una lettura intensa dall’inizio alla fine. Finalmente ho avuto il piacere di recuperare questa lettura che avevo in lista da svariato tempo e ho capito il perché dei tanti commenti positivi che questo titolo portava a braccetto. Se li merita tutti, come si merita di aver vinto il Premio Campiello 2017 e d’esser stato tradotto in 25 paesi.
Se non l’avete ancora letto, rimediate, perché “L’Arminuta” di Donatella Di Pietrantonio è un romanzo che urla, rilevante e colmo di significato.
Buon proseguimento di giornata amici lettori, ci sentiamo presto!