Un saggio del 1849, eppure “Disobbedienza civile” di H. D. Thoreau è attualissimo.
Intanto c’è da dire che in questo libriccino di 100 pagine, piccolo di stazza ma assolutamente ampio nel contenuto, troverete un tono decisamente diverso dell’autore.
Chi come me ama la penna di Thoreau, sarà senz’altro abituato alle sue ineguagliabili descrizioni naturalistiche, ai racconti dei suoi boschi, degli alberi, dei profumi e colori che Madre Natura ci regala. Ma qui non troverete questo lato di Thoreau, o meglio, c’è, ma la natura in questo breve saggio fa da sfondo, il focus non è su di lei.
Il protagonista di questo libro è infatti il pensiero dell’autore dedicato alla società, all’individuo e allo Stato.
Thoreau punta il riflettore sulla realizzazione dell’essere umano che viene puntualmente ostacolata dalla società. Racconta della sua idea su un governo migliore chiedendo ad ogni individuo d’intraprendere una sorta di ribellione personale, di disobbedire civilmente, come dice il titolo.
Il suo pensiero, dai tratti anarchici e con un individualismo forte e radicato, parte dall’idea del cittadino inteso come uomo di coscienza, capace di saper scegliere e individuare cos’è corretto e giusto per il collettivo e non per un misero interesse personale o comunque di una cerchia molto ristretta.
Il pensiero di Thoreau mira ad uno Stato sottoposto ai cittadini dunque, dove regna una totale uguaglianza e parità tra tutti gli uomini. Snoda i suoi concetti di questa lotta non violenta per opporsi al potere in maniera netta, senza peli sulla lingua o giri di parole.
Non mancheranno gli spunti di riflessione credetemi, è davvero un saggio stimolante a livello cerebrale e quindi concettuale. La sua attualità è disarmante considerando che la prima pubblicazione di “Disobbedienza civile” risale al 1849. A maggior ragione v’invito a leggerlo.
L’essere umano ha quindi il diritto (o forse meglio dire il “dovere”) di ribellarsi rifiutandosi di rispettare tutte quelle leggi che reputa ingiuste e che vanno ad intralciare la propria realizzazione?
Questo è il quesito che gira attorno all’intero saggio, focus di ragionamenti, excursus e spiegazioni al quale l’autore risponde in modo affermativo dando tutte le sue personali delucidazioni. Snocciola più argomentazioni, sradica concetti e fa fiorire mille idee. La natura la troverete ma sotto tutt’altro aspetto.
Dunque vi consiglio davvero tanto “Disobbedienza civile” di H. D. Thoreau. Seppur breve vi assicuro che richiederà il suo tempo. Non è un libro da sfogliare così, giusto per; sono pagine da sviscerare, da leggere e rileggere con attenzione. Fatelo vostro per avere un punto di vista diverso (a meno che il suo pensiero non coincida col vostro, in tal caso inciterete il buon vecchio Thoreau), per avere stimoli su argomenti tutt’oggi importantissimi e soprattutto d’interesse comune.
Super sì dunque, pollice in su (molto in su!) per questo Thoreau più cittadino e meno naturalista… E grazie al cittadino amante della natura che ha pensato bene di mettermi tra le mani questo gioiello pieno di potenza di pensiero.
A presto miei cari lettori, vi auguro buon proseguimento di giornata!