Tutti sostengono che andare a camminare all’aria aperta faccia benissimo al nostro corpo, che sia un aiuto per la dieta e per mantenersi in forma, per smuovere tutti i muscoli, per la schiena ed è tutto una verità indiscussa. Recentemente però ho scoperto che oltre al discorso fatto precedentemente sul piano fisico, andare a camminare è un grandioso toccasana per la nostra testa; soprattutto per noi “campagnoli” che abbiamo un sacco di stradine spettacolari immerse nel continuo sali scendi del Chianti, è dunque un’attività a dir poco magnifica per il nostro spirito, per i nostri polmoni che respirano aria sana e perché no, anche per i nostri occhi che ammirano bellissimi dettagli che magari ci sono passati inosservati per anni e anni.
Quando dico che è un “toccasana per la nostra testa”, non intendo che la nostra mente riesca a rilassarsi, non mi fraintendete, perché almeno per quanto mi riguarda mentre cammino non riesco a staccare la spina per spegnere il cervello, però vi giuro che gli cambio presa della corrente e lo sintonizzo su tutto un altro pianeta.
L’altro giorno il tempo era magnifico quindi mi sono infilata le mie fidate scarpette super comode, ho detto al mio amico Tapis roulant che ci saremmo rivisti quando la stagione sarebbe peggiorata e mi sono incamminata per le mie amate strade imprunetine.
Pianure, salite, discese, salite e poi di nuovo pianure… Che faticaccia! I muscoli patiscono un po’ ma la mia mente gode così tanto che non riesco nemmeno a spiegarvelo.
A cosa penso mentre cammino? Mah, non posso darvi una risposta definitiva sinceramente, perché penso a tutto e a nulla, faccio milioni di pensieri astratti che giocano ad acchiapparella, la mia attenzione è continuamente attratta e poi scacciata da troppe cose, a tratti ascolto la musica che risuona nelle mie orecchie ma poi subito arriva un nuovo pensiero che cattura il palcoscenico. Guardo quei fiorellini che spuntano dall’erbetta, alcuni sono colorati e pimpanti, altri un pochino più sbiaditi e timidi ma pur sempre belli; qualche volta mi viene voglia di coglierli ma poi alla fin fine non lo faccio mai perché mi dispiace, stanno così bene lì dove sono nati e cresciuti, chi sono io per strapparli via dalla loro terra e dal loro sole per rinchiuderli tra quattro mura? No, grazie.
Continuo a camminare, un pensiero dopo l’altro e un piede che segue l’altro e vedo dei paesaggi che, nonostante li veda da 26 anni (e mezzo ormai!), me ne innamoro ogni volta, non c’è verso, non invecchiano mai, rimangono sempre così estremamente perfetti che non basterebbero milioni e milioni di tavolozze per descrivere i verdi che regnano su una sola collina: chiaro, scuro, più delicato, più intenso, mamma mia che ricco buffet per i nostri occhi che sono spesso fissi davanti a quei maledetti schermi.
Intanto le mie gambe proseguono senza molti indugi se non per il terreno qualche volta sconnesso ma si sa, le radici degli alberi hanno un vero e proprio impero sotto l’asfalto!
Cammino e cosa penso? A quanto sono fortunata perché ho davanti a me veri e propri quadri e non fabbriche fumanti, regalo ai miei polmoni il profumo dei fiori e dei campi e non il puzzo dello smog, penso che nonostante i tempi non siano proprio d’oro devo sempre ritenermi fortunata, perché ho le mie scarpe comode ai piedi, respiro, cammino, penso, sogno e vivo.
Cammino, sempre un piede dopo l’altro e penso che la vita è una sola e proprio perché non abbiamo 9 vite come i gatti, non dobbiamo buttar via nemmeno quella manciata di secondi che lì per lì ci sembra inutile ma non lo è, perché il tempo che abbiamo a disposizione non è molto e scorre rapido. Per questo cammino e penso che tutti dovremmo sognare in grande e fare tutto quello che ci va anche nei limiti dell’impossibile, dovremmo essere ciò che si vuole, amare senza pregiudizi e senza puntare il dito perché come ho detto prima, la vita è una sola e nessuno ci concede altre possibilità.
Detto questo continuo a camminare e mi accorgo che i miei piedi stanno prendendo la via di casa e va bene così, perché sento che le mie gambe sono stanche ma il mio cervello si è ricaricato al 100% ed è pronto per riattaccarsi allo spinotto della vita reale.