Ooohh era da tanto che non leggevo giallo con un mistero da risolvere e quindi ho deciso di rimediare leggendo “L’ultimo lupo” di Corrado Fortuna, un libro che mi fu regalato l’anno scorso e che non aveva più voglia di starsene nella pila dei libri da leggere.
Copertina ammaliante (sì, ne sono tremendamente vittima), titolo che intriga, storia con un valido intreccio e una bella dose di suspence che ci piace sempre molto. Diciamo che “L’ultimo lupo” di Corrado Fortuna è un libro che fa assolutamente il suo dovere. Ma il suo punto di forza sta nel “come” riesce a fare il suo dovere.
Siamo in Sicilia, più precisamente a Piano Battaglia, un luogo poco conosciuto tra i monti delle Madonie ed il nostro protagonista, Tancredi, palermitano che vive a Milano, sta attraversando un momento di vita molto delicato. Insieme alla sua compagna cercano di allargare il loro nucleo familiare ma ahimè con scarsi risultati. Per riprendere fiato da una vita emotivamente soffocante decide di prendersi una pausa e tornare alle sue radici e qui la trama s’infittisce. Durante una passeggiata nel bosco Tancredi sarà costretto ad aprire il sipario di un giallo coi fiocchi. Mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi davanti il corpo martoriato di Amir, un giovane pastore marocchino che riesce a sussurrare solo due parole: “…Il lupo…”.
Ma a Piano Battaglia l’ultimo lupo è stato ucciso tanti anni prima da Adelmo, il nonno di Tancredi…
Con la trama amici cari, mi fermo qua, non si fanno spoiler in questo spazio.
Come si può intuire, oltre al mistero da risolvere, gli argomenti che l’autore tratta non sono da prendere sotto gamba. Insieme alla caratterizzazione del personaggio di Amir c’è l’integrazione razziale ma non solo, viene ampiamente argomentata anche la vita dei piccoli paesi, dei suoi aspetti positivi e negativi e poi, grazie ai personaggi di Tancredi e Sara, si entra nello spinoso e faticoso mondo della fecondazione assistita.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi che l’autore ci presenta, ognuno diverso ma tutti simili alle proprie radici, alla natura e all’ambientazione circostante. Vengono tutti analizzati in profondità, vengono scardinate le loro ombre e le loro luci insieme alle tante emozioni che l’autore inserisce nella storia. Si entra nell’animo umano, nelle contraddizioni e nelle sfumature.
In questa storia non mancano le ferite emotive, elaborazioni delicate e complesse. Le descrizioni della splendida natura selvaggia che il luogo offre accompagnano il lettore durante tutto lo snodo della trama e… Che dirvi, forse da un certo punto di vista aveva ragione il personaggio di Ruggero nel dire che: “La vita bisogna prenderla per il culo”. Ma io mi sa che sono più simile a Tancredi, il nostro protagonista.
“L’ultimo lupo” di Corrado Fortuna è un libro misterioso che attorciglia il presente al passato. Ogni capitolo è un contrasto, come il luogo in cui è ambientato. È scorrevole e non tralascia niente, ha uno stile ricercato, profondo, descrittivo che acchiappa tutti e cinque i sensi. Anche il ritmo della storia è ben strutturato: parte piano, quasi con fare malinconico e poi incalza sempre di più. Scorrono le indagini e di pari passo si smove anche la storia.
Davvero un bel libro, bella la sua penna, belli i toni cupi e le descrizioni. Chissà se poi tutte le verità sia giusto farle venire a galla… Nel mentre che cerco la risposta, pollicino apiamente in su per questa lettura!
Consigliatissimo per tutti, nessuno escluso.
Occhio agli ululati…
Buona giornata amici, a presto!
Potrebbe essere un’occasione per tornare a leggere qualche giallo anche per me. Me lo segno. Grazie!
Dobbiamo ricordarci di leggerne di più, sono sempre così avvincenti ed affascinanti! Un abbraccio Anna!