Ho letto un libro che è un qualcosa di meravigliosamente meraviglioso.
Avete presente quando l’autore, o l’autrice come in questo caso, non scrive e basta ma è come se vi sussurrasse concetti già radicati nel vostro cuore? Ecco, con questo libro è successo proprio questo.
“Come sono diventata un albero” è, proprio come dice il sottotitolo, “una canzone d’amore”. Non c’è spazio per il nero, per il negativo e per il superfluo; non c’è spazio per la frenesia che sfianca, per la velocità che consuma e per l’odio che sfonda. Qui, intrecciato tra queste pagine, c’è spazio solo per la bellezza che si ramifica proprio come le fronde degli alberi in concetti, quadri, riflessioni e fotografie.
Questa splendida ramificazione eleva il lettore portandolo lassù, sul ramo più alto, dove regna la quiete, dove il vento smuove le foglie e i capelli, dove il cuore sorride silenziosamente tra i fruscii.
Qui troverete un’eleganza così disarmante che vi porterà alla commozione. Io mi son commossa, reiterate volte a dirla tutta, perché questo libro fa un po’ come quando si ha bisogno del potere curativo di Madre Natura; ti dona molto più di quello che gli viene chiesto. Non credo di essere riuscita a metabolizzare tutti i concetti che l’autrice porta a galla ma la cosa certa è che la sensazione che queste pagine mi hanno donato, non voglio lasciarla andar via, ho solo bisogno che rimanga ancora un po’ qui con me.
Sumana Roy, autrice e poetessa indiana, è una creatura che vorrei abbracciare.
La sua penna è raffinatissima, umile e sensibile in maniera positivamente disarmante, semplice ma calibrata in ogni parola. Ogni capitolo penetra nell’anima del lettore, scava sempre più in profondità accompagnandolo mano nella mano in una giungla di domande. Più risposte arrivano, lente ma nitide, basta saperle ascoltare.
Questo non è un semplice libro bensì un’esperienza, un viaggio intimo che cambierà o aumenterà il legame che l’essere umano ha (o dovrebbe avere) con loro, gli alberi, quelle anime monumentali.
Le piante sono famiglia, la loro energia è musica, gli alberi, i boschi e le foreste sono arte.
E noi dovremmo imparare a vivere in quest’arte sempre di più.
Ognuno di noi, nonostante tutto, è un albero; anche tu che stai leggendo… Devi solo capire quale sei.
Lascaiatevi trasportare da tutta questa saggezza, è un “libro bomba” per davvero, non vi deluderà nemmeno un istante… Date retta alla Sil.
Un GRAZIE enormissimo ad Aboca, la Casa Editrice che mi ha permesso di leggere in anteprima questo gioello; dire che mi è rimasto sottopelle è dire poco.
Buona giornata a te, albero sconosciuto.