Tic, tic, tic, ecco che inizia quella pioggerella birichina
saltella in punta di piedi come una ballerina,
il suo suono è leggero come un sussurro
ed il cielo grigio sovrasta quello azzurro.
Tic, tic, tic, soavi ma decise sono le sue gocce
che pian piano inumidiscono tutte le rocce,
poi bagnano l’erba, i marciapiedi e le foglie secche
oh, quel dolce rumore è musica per le mie orecchie.
Tic, tic, tic, picchia sulle vecchie tegole del tetto
e da lei mi lascio cullare mentre sono a letto,
spesso camuffa le lacrime con le sue gocce attrici
altre volte è così malinconica che riapre vecchie cicatrici.
Tic, tic, tic, si diverte a creare piccole pozze
e non è gradita quando le campane suonano a nozze,
sui nostri ombrelli colorati rimbalza divertita
la cara pioggerella, che mi regala una quiete infinita.