Sognare si sogna tutti, possiamo ricordarceli o meno, ok, ma tutti lo facciamo e questo è un dato di fatto.
Ci si distende, si tirano su le lenzuola fino a coprirci il naso, ci mettiamo comodi per provare quel magico comfort che ti abbraccia l’anima, gli occhi si chiudono, piano piano ci si addormenta, c’è chi conta le pecore e poi, in punta di piedi, entriamo in quel mondo intangibile e misterioso fatto di sogni.
Questo è ciò che tutti facciamo quotidianamente, in modo più profondo o meno ma, per quanto riguarda il sognare ad occhi aperti invece la situazione è ben diversa, lì bisogna crederci, crederci per davvero. Durare fatica.
Il mondo di oggi non lo vedo troppo adatto ai sognatori e badate bene, lo dico col cuoricino in frantumi, ma talvolta non c’è tempo per le cose più frivole e piccole, figuriamoci per i sogni ad occhi aperti. In più, se proprio vogliamo dirla tutta, lottare per i propri desideri nella realtà in cui viviamo è tutto tranne che facile. Perché? Oh beh, perché le nostre vite sono piene di stereotipi; se non hai un qualcosa di estremamente solido e stabile sotto ai piedi vai da poche parti. Che se non hai un contratto fisso sei una nullità. Baggianate, dico io, BAGGIANATE! Di fisso e stabile nella vita c’è una cosa sola ed è una figura vestita di nero, un po’ inquietante e con la falce in mano.
C’è chi si accontenta, chi si fa andare bene qualcosa, chi si adagia e poi invece, dall’altra sponda, ci sono i “capoccioni”, i testardi che, nonostante tutto, non si arrendono e continuano a spada tratta a lottare per i propri sogni nel cassetto.
E’ tutto in continuo movimento ma il sogno ad occhi aperti, quello che vuoi e che desideri ardentemente non muta, non cambia con le stagioni o coi pensieri, resta lì, fa capolino e chiede di essere considerato. Sta solo a noi decidere se reprimerlo, se farlo stare buono e zitto a cuccia, se sigillarlo in un cassetto e buttare via la chiave o se invece, dargli una possibilità.
Come andrà e come si fa? E chi lo sa… Impossibile dirlo, anche se vi dico la verità, sto iniziando a pensare che i sogni nel cassetto siano fatti per essere almeno aperti, non sono stati creati per prender polvere.
Pensateci, anzi, pensiamoci.