Maledetti voi che mentre dormivo come un ghiro siete entrati nella mia casa.
Maledetti voi che probabilmente mi avete spruzzato qualcosa per farmi rimanere sdraiata sul letto stile “Bella addormentata nel bosco”.
Maledetti voi che avete violato la mia privacy.
Maledetti voi che avete fatto quello che vi pareva nel mio salotto e nella mia camera.
Maledetti voi che avete preso i miei soldi.
Maledetti voi che avete spostato la mia crema della Collistar.
Maledetti voi che avete anche solo sfiorato le mie cose.
Maledetti voi che avete respirato l’aria di casa mia.
Maledetti voi che avete toccato le mie cose.
Rabbia, impotenza, riluttanza e di nuovo rabbia. Quando qualcuno ti entra in casa per rubare quei soldini che ti sei guadagnata sono queste le sensazioni che dominano. Aggiungerei anche “istinto omicida”, a dire il vero. Probabilmente è stato un bene che quegli esseri immondi mi abbiano spruzzato qualcosa per rimanere a dormire beata come una bambina, perché le opzioni sono 2.
1. Mi sveglio, mi accorgo che sei in casa mia e tu, da bravo ladro fetente, mi ammazzi in qualche modo.
2. Mi sveglio, mi accorgo che sei in casa mia e tu non lo potrai raccontare ai tuoi sporchi e luridi amici, perché ti ho levato dal mondo e ho fatto un favore all’universo. Ma il bello della mia cara Italia è che poi mi manda in galera per aver ucciso un imbecille che è entrato in casa mia.
Quindi forse è andata bene così. Io invoco il potere del Karma, tutto torna indietro e se così fosse, caro mio ladro, ti assicuro che tu non vedrai il tramonto di questa bellissima giornata d’Aprile.
Maledetti voi che siete nati, che respirate, che camminate su questo suolo, che parlate, che mangiate, che guardate, che dormite e che fate figli come voi.
Maledetti voi che esistete.