Siamo nel 2020 ed ancora, purtroppo, si fa distinzione tra persone di serie A e serie B, è ancora un problema se una persona ha la pelle scura ed io, con una tristezza infinita nel cuore, mi chiedo il perché, senza trovare una valida risposta ovviamente. Quello che sta succedendo in America è raccapricciante, l’abuso di potere di una divisa porta l’uomo a perdere il cervello ma il problema non è “ora” perché tutto ciò c’è sempre stato, solo che in quest’era digitale tutti possiamo vedere coi nostri occhi tutto quanto grazie a video e foto. Il che è un bene perché permette alla gente di vedere, di osservare, di capire… No capire no, perché io non capirò mai il perché di tutto questo.
A modo mio mi sono documentata tramite film, documentari, articoli e video che tutti quanti abbiamo quotidianamente sotto gli occhi e mi ritrovo ad allibire del genere umano. Non è il coronavirus il problema, non sono i soldi il problema, non è il mondo del lavoro il problema, è l’uomo in sé per sé il problema grosso, l’uomo che non riesce a vedere che una persona con la pelle chiara e una con la pelle scura sono la stessa identica cosa; entrambi hanno un cervello, due polmoni, due occhi, due piedi, un naso, una bocca ed cuore. Ecco cosa vedo io, due persone uguali.
L’uomo è il peggior cancro che ci sia sulla faccia della terra, in grado di uccidere accidentalmente o no un’elefantessa che portava in grembo il suo piccolo, in grado di buttare nel fiume della Siberia 20 mila tonnellate di petrolio.
Sapete cosa provo io davanti a tutto questo? Indignazione, schifo e vergogna perché sono umana anche io e faccio parte della specie più terribile sulla faccia della Terra, mi vergogno di dire che queste persone sono umane come me, mi fa schifo, mi fa ribrezzo.
Sapete cosa diceva Henry David Thoreau? “Grazie a Dio gli uomini non possono ancora volare e sporcare i cieli così come fanno con la terra” e lui è vissuto nell’800… Siamo nel 2020 ed io confermo il suo pensiero, in tutti questi anni l’essere umano è solo andato a peggiorare.
C’è da vantarsi ad uccidere o maltrattare un animale? C’è da ridere soddisfatti nel denigrare una persona? C’è da tacere davanti ad un abuso di potere indecente? C’è da essere compiaciuti nel vedere la natura che piange o un fiume siberiano ucciso dal petrolio? No e non si può tapparsi gli occhi di fronte a tutto questo, è doveroso guardare e l’unica cosa da fare è piangere, se si ha un cuore.
Tante cose poi le si imparano da piccoli e come mai tanti bambini si divertono a tagliare la coda delle lucertole o a giocare a palla con un gattino? Quei bambini cresceranno bacati, saranno come una mela marcia. Parole troppo forti le mie? No e non me ne frega, è il mio pensiero. L’educazione non è composta solo da “grazie” e “per favore”, non è data solo da quanta cultura si ha, non è composta solo da numeri, temi e materie, esiste anche l’educazione alla vita ed al rispetto, ecco cosa dev’essere insegnato alla nuove generazioni, che un colore non deve precludere niente, che non si butta una bottiglia vuota in terra, che un uccellino ha lo stesso diritto di vivere di una persona e che la Natura è la nostra mamma più grande.
Io mi vergogno dell’essere umano. Mi vergogno di far parte di questa specie.