Lettrici e lettori buondì! Spero abbiate passato una serena Pasqua, ricca di sorrisi e… Cioccolato!
Io mi sono riposata tra boschi e libri, la mia combo preferita. Oggi parliamo di un testo molto interessante che mi ha tenuto compagnia in queste giornate di festa ahimè piovose. Sto parlando di “Black Sisters” di Antonella Sinopoli pubblicato dalla casa editrice Infinito Edizioni, che ringrazio tanto per la copia omaggio, costa 15.00€ per 119 pagine.
Con una copertina che pare un quadro dai colori meravigliosi ed in questo testo che sembra un documentario, entriamo nelle vite delle donne africane. La prefazione curata da Enzo Nucci ci permette di fare capolino in un contesto storico e culturale specifico e poi la penna dell’autrice ci spiegherà pezzi di storia, di lotta e di cultura africana. Prima di raccontare quelle che sono state le mie impressioni legate a questa lettura così pregna di significato, ci tengo ad introdurvi l’autrice, giornalista dalla penna scorrevolissima che vive tra l’Italia ed il Ghana. Da anni si occupa di letteratura femminile africana e attraverso la poesia, “AfroWomenPoetry”, racconta tutto l’universo femminile di questo continente. Si è occupata di progetti di sviluppo legati ai villaggi rurali e alla comunità delle donne del Ghana. Inoltre tiene incontri con focus sul mondo femminile su tematiche culturali e socio-politiche riguardanti l’Africa.
“Black Sisters” di Antonella Sinopoli è un fulcro di cultura, storia e forza che punta il riflettore sulle donne africane. L’autrice, con estrema precisione, ci racconta di queste donne coraggiosissime che hanno fatto la storia del loro continente. Donne eroine che hanno lottato nonostante tutto e tutti, donne dimenticate nei campi profughi, donne messe a tacere e costrette a subire abusi di ogni tipo.
Gli argomenti toccati sono tanti e tutti ingombranti.
Si parla di lotta, ribellione, abusi di potere, violenza, colonialismo, religione, guerra, guerriglia, golpe, forme di protesta di ogni tipo. Mi sono rimaste impresse tante cose di questo libro che è veramente prezioso e doveroso per la portata del suo contenuto. Mi è rimasta in mente Andrée Blouin, considerata “la donna più pericolosa dell’Africa” che è entrata in politica dopo che suo figlio venne lasciato morire di malaria. Oppure la comandante Silà che compiuti i 18 anni scelse la resistenza combattendo al pari degli uomini e rinomata per la sua capacità di parlare al cuore delle persone trovando soluzioni pratiche ed immediate nei momenti più complessi. Julienne Lusenge ha iniziato come giornalista radiofonica raccontando storie di violenza e stupri per poi occuparsi di queste vittime lottando per la loro protezione e i loro diritti.
Le protagoniste di questo manuale sono tante e tutte degne di nota. Tra queste pagine fiorirà una consapevolezza femminile da una parte splendida e piena di unione, dall’altra rabbiosa e colma di rancore. O almeno, questo sono le emozioni contrastanti che ho provato io.
Per chi è? “Black Sisters” di Antonella Sinopoli è un testo/documentario estremamente interessante dal punto di vista storico, culturale e soprattutto umano. Per questo mi sento di consigliarlo a chiunque abbia voglia di intraprendere questa lettura specifica.
Come sempre lettrici e lettori di questo spazio, grazie per avermi letta, spero di avervi invogliato a recuperare questo testo molto importante.
Vi auguro buon proseguimento di giornata!