Lettrici e lettori, buongiornissimo e buona Domenica!
Spero stiate bene, dopo due settimane di sole, germogli e fiorellini è tornato il tempo grigio e sinceramente parlando il mio animo autunnale gioisce. Yuhu!
Tralasciando questo, oggi vi racconto della mia ultima lettura; “La fabbricante di stelle” di Mélissa Da Costa, romanzo che mi ha mandato gentilmente la casa editrice Rizzoli (graaaazie mille!) e che è uscito una manciata di giorni fa, l’8 Aprile per l’esattezza, in tutte le librerie fisiche ed online.
Il libro costa 15.00€ per 202 pagine ed è senza dubbio una storia con un carico emotivo ingombrante. Preparate i fazzoletti. Lettore avvisato mezzo salvato!
Dunque, l’autrice mi aveva fatta innamorare della sua penna coi romanzi “I quaderni botanici di Madame Lucie” e con “Tutto il blu del cielo”. Entrambe le storie sono a mio avviso commoventi e ricche di emozioni. Dopodiché, con “Bucaneve” ed il suo seguito intitolato “All’incrocio dei nostri destini” devo ammettere che non mi aveva convinta molto, anzi, non mi erano proprio piaciuti. Dunque, due romanzi belli e due meno, parecchio meno.
Quindi sono entrata in punta di piedi in questa storia, quasi titubante. Non sapevo cosa aspettarmi, l’autrice che mi aveva fatta emozionare coi primi due libri oppure la storia un po’ adolescenziale degli altri due?
Ho iniziato a camminare in questo romanzo lentamente, quasi timorosa, ma dopo qualche pagina il mio animo da lettrice ha sorriso. Ho finalmente ritrovato quella penna emotiva e piena di sensibilità che mi aveva fatto innamorare delle sue storie e dei suoi personaggi estremamente umani e ricchi di sfaccettature.
Mi sono sciolta man mano che le pagine scorrevano lisce come l’olio e mi sono lasciata cullare da questa storia dolorosa eppure bellissima, commovente. Luce e ombra, amore e dolore. Due facce della stessa medaglia.
“La fabbricante di stelle” di Mélissa Da Costa è un testo delicatissimo che alterna passato e presente. La scrittura è limpida e così evocativa da disegnare immagini precise nella mente del lettore. Ho provato una grande e dolce malinconia durante tutta la lettura. È stata un’emozione chiara e netta che mi ha abbracciata dall’inizio alla fine e che mi è rimasta addosso anche quando la lettura si è conclusa.
Mélissa Da Costa è tornata in pieno con la sua penna “emotivissima” e di questo ne sono davvero felice, finalmente! È un romanzo che incanta il lettore cullandolo in questo dolore profondo, intenso e… Preparate i fazzoletti, il cuore qui si scioglie, vi avverto!
Per chi è? Senza dubbio per chi ha voglia di emozionarsi, questo è poco ma sicuro. Lo consiglio anche se ci si trova nel blocco del lettore. Dico questo perché nonostante il carico emotivo è un romanzo breve che sa come tenere il lettore incollato e concentrato sulla storia quindi può essere un valido testo di “sblocco”. Lo consiglio anche a tutti coloro che hanno amato sia “I quaderni botanici di madame Lucie” che “Tutto il blu del cielo” perché in queste pagine ritroverete la bellezza della penna dell’autrice.
Bene amici, come sempre spero di avervi invogliato a leggere “La fabbricante di stelle” di Mélissa Da Costa, un libro che sa di fiaba e che vi farà commuovere nel profondo.
Ringrazio nuovamente la casa editrice Rizzoli e vi auguro buon proseguimento di giornata, a prestissimo con altri consigli librosi!