Tutti sono già in perfetto “mood” natalizio.
Tra una manciata di ore si apre il sipario dei pranzi, cene, auguri a te e famiglia, pacchetti, lucine e chi ne ha più ne metta. Personalmente non vedo l’ora che arrivi il 7 di Gennaio… Evviva il Grinch!
Proprio oggi, in questo turbinio di caos pre festivo voglio raccontarvi la leggenda del vischio… Quindi prendetevi un attimo di pace, mettetevi comodi, preparatevi un bel tè caldo e godetevi questa leggenda.
La leggenda del vischio gira attorno alla figura di un mercante. Era un uomo estremamente avido, privo di amici e di affetti e che se ne stava tutto solo in un paesino di montagna. Una fredda notte invernale, non riuscendo a prender sonno, si affacciò alla finestra e vide una lunga fila di persone. Si coprì ed aprì l’uscio di casa notando che erano tutte in cammino.
<Fratello, vieni!> gli gridarono quelli sconosciuti.
Lui non aveva fratelli e non gli piaceva quell’appellativo. Burbero com’era, per lui esistevano solo le persone che compravano e che vendevano ma, incuriosito, decise di aggregarsi a quel gruppo.
Durante il cammino si soffermò a riflettere sul fatto che sarebbe stato bello avere dei fratelli o delle sorelle ma poi il suo avido cuore lo riportò alla realtà, dicendogli che una persona come lui non poteva essere il fratello di nessuno. Lui che era sempre stato un grande egoista, che aveva sfruttato la gente povera… Eppure il mercante rimase positivamente sconvolto nel notare che quelle persone a lui estranee continuavano a sorridergli ed a camminare accanto a lui.
Arrivarono davanti alla Grotta di Betlemme e ad uno ad uno, quelle persone entravano all’interno della grotta con un piccolo dono, nessuno era a mani vuote, nemmeno i più poveri… Solo lui, che invece era ricco, non aveva nessun dono.
Quando fu il suo turno, preso dai suoi pensieri di rimorso, entrò e chiese subito perdono al Signore, dicendogli che nella sua vita non era stato una buona persona e, col cuore in frantumi, cadde in ginocchio e scoppiò a piangere.
Alle prime luci dell’alba, le sue lacrime che simboleggiavano l’inizio di un cambiamento e di un cuore nuovo, splendettero come se fossero perle proprio in mezzo a due foglioline: nacque così il vischio.
Spero che la leggenda del vischio ti sia piaciuta. Se ti va condividila e falla conoscere a più persone possibile e chissà, magari quando vedrai il vischio, ti ritroverai a pensare che le persone possono cambiare per davvero. Un cuore cupo e avido può trasformarsi in un cuore gentile e coscienzioso.
Buon Natale lettrici e lettori di questo spazio, godetevi la compagnia e la presenza delle persone care, rilassate la mente ed allargate il cuore.
Noi ci sentiamo presto e… Io sono team Pandoro, sempre e comunque!