“La pazienza dell’acqua sopra ogni pietra” di Alejandra Kamiya

Buongiorno lettori e buon venerdì!
Oggi vi racconto della mia ultima lettura, tra l’altro fresca di pubblicazione. Il libro in questione è “La pazienza dell’acqua sopra ogni pietra” di Alejandra Kamiya, edito dalla casa casa editrice La Nuova Frontiera che ringrazio tantissimo per la copia in omaggio.

Questo testo dalla copertina accattivante costa 16.90€ per un totale di 125 pagine, è piccolo di stazza ma vi assicuro che il contenuto è ampio. Al suo interno troviamo 16 racconti, tutti estremamente brevi in quanto composi da una manciata di pagine l’uno. Teniamo sempre bene a mente che “breve” non è sinonimo di “semplice” e questo libro ne è proprio la dimostrazione.
Questi racconti sembrano tutti slegati tra di loro ma in realtà c’è un qualcosa che li accomuna ed è una sensazione che è composta da più emozioni che hanno le medesime sfumature. Io ho provato una malinconia dolce, forte e chiara che è stato il mio “fil rouge” in grado di tenermi incollata a queste storie.

"La pazienza dell'acqua sopra ogni pietra" di Alejandra Kamiya

L’autrice, con la sua penna elegante e ricca di empatia, ci porta in un’atmosfera onirica.
Con un piede siamo nel reale e con l’altro nel sogno; immaginazione e concretezza si mescolano dando vita a un qualcosa di particolarissimo.
Nonostante siano storie senza scintilla, non hanno l’effetto “wow”, c’è un qualcosa che le fa diventare quasi poetiche e liriche. Lo stile dell’autrice è toccante e capace di rendere speciale anche un’ambientazione banale, questo è il punto di forza di questi racconti.

Le argomentazioni sono svariate e di spessore, tutte coinvolgenti e profonde. Durante la lettura di “La pazienza dell’acqua sopra ogni pietra” di Alejandra Kamiya, mi è sembrato che l’autrice chiedesse al lettore di camminare assieme a lei e ai suoi personaggi attraverso un sentiero emotivo ed emozionale. C’invita a distinguere il bene dal male, ci chiede di ricercare il nostro “io” più profondo e intimo, di chiamare alla memoria le nostre radici. Attraverso alcuni di questi racconti tratta il concetto complesso della perdita, dei ricordi che talvolta vanno lasciati andare e della simbiosi con gli animali.

Per chi è? Per le lettrici e i lettori che amano i racconti e le storie oniriche piene di allegorie e simbolismo evocativo. Lo regalerei a chi sta vivendo un momento particolarmente cupo e triste per ricordargli che anche se siamo tutti individui singoli, non si è soli e che i “legami” possono essere di tanti tipi e livelli.
“La pazienza dell’acqua sopra ogni pietra” di Alejandra Kamiya è un prezioso calderone di storie che a modo loro sanno come lasciare il segno, sono cadenzate e lente, invitano all’introspezione e per questo richiedono tempo per essere interiorizzate.

Ringrazio nuovamente la casa editrice, è stato un vero piacere immergermi in questa penna così originale e poetica. E noi ci sentiamo prestissimo con altri consigli librosi!
Vi auguro buon proseguimento di giornata!