“Le cugine” di Aurora Venturini

Ciao lettori! Spero stiete bene e spero anche che abbiate voglia di fare una lettura strana, parecchio strana! “Le cugine” di Aurora Venturini è un libro che mi ha mandata in crisi, perché è tremendamente grottesco, cinisco, folle, crudele eppure poetico e splendido. Eh lo so, pare impossibile questa contraddizione ma è davvero un guazzabuglio di emozioni e situazioni tragicomiche, non so se più “tragi” o più “comiche“, non saprei proprio scegliere.

Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice SUR, costa 16.50€ per un totale di 202 pagine. Ma devo darvi anche qualche informazione anche sull’autrice perché oltre che dotata di un talento pazzesco nella scrittura, dev’essere stata anche un grande personaggio. Come ci viene detto nella prefazione, Aurora Venturini vedeva fantasmi fin da piccina, era grafomane, i suoi animali domestici erano dei ragni, si è rotta ossa su ossa cadendo dal letto ed è poi diventata amica di un esorcista. Cos’è vero o meno non si sa ma è certo che questa storia non si dimentica.

“Le cugine” di Aurora Venturini è essenzialmente una storia di donne, di famiglia e di cugine, appunto. È un romanzo con una narrazione deforme proprio come le protagoniste. Di lineare non c’è praticamente niente. Gli argomenti che l’autrice tocca, con un cinsmo che a modo suo risulta poetico, sono tantissimi ma l’argometo cardine è la disabilità che va a braccetto con la famiglia disfunzionale. Qui abbiamo a che fare con una storia che o piace o non piace, non esiste il grigio, o la si ama o non si tollera. Senz’altro è un romanzo che devasta e distrugge di sfondamento gli schemi e i canoni tradizionali del classico romanzo familiare. Qui si ribalta tutto.

"Le cugine" di Aurora Venturini

Questo libro è come le maree, va a ondate.
Fin da subito il lettore capisce di essere entrato in una storia senza paletti, qui tutto è concesso, anche la grammatica vive di vita propria ed il bello, cari lettori, è che tutto funziona alla perfezione.

Vi arriverà addosso un’ondata di ciniscmo, di parole grezze, rozze e quasi disgustose. Descrizioni esplicite che non hanno freni, sembrano allo sbando, il lettore fa espressioni disgustate, si chiede “come mai questa scrittura” eppure tutte queste pennellate sono calibrate alla perfezione.
Poi la marea si riabbassa ed ecco che troverete una riflessione profonda, poetica, sensibile e malinconica. E qui c’è quiete, quasi dolcezza e voglia di abbracciare queste protagoniste strampalate.

“Le cugine” di Aurora Venturini è potente e mostruosamente bello, non saprei in che altro modo definirlo.
C’è un black humor palpabile, un urlo al mondo. C’è una genialità indescrivibile in queste pagine, un crescendo di ogni cosa, una liberazione totale in un finale che non ci si aspetta.
Si rimane abbagliati, coinvolti e magicamente avvinghiati a questa storia oscura e brutale.
Per chi è? Eh… Difficile. Non è una storia per tutti perché è davvero parecchio atipica. Se siete persone schizzinose, lasciate perdere questo romanzo. Se avete voglia di un qualcosa di unico, leggetelo. Attenzione però, tenete bene a mente che, come vi ho detto prima, o si ama o si odia.

E quindi amici, direi che ho iniziato Settembre col botto con una lettura ampiamente fuori dalla mia zona di comfort che mi ha lasciata, in positivo, senza parole.
Bello ma tosto, fateci un pensierino anche solo per sperimentare una scrittura che esce dagli schemi.
Noi ci sentiamo presto con altri consigli di lettura, statemi bene e buon proseguimento di giornata.

…Solo te potevi scovare un libro potente come questo.