“Per la brughiera” di Martina Tozzi

Buongiorno a tutti i lettori e le lettrici di questo spazio.
Oggi vi parlo della mia ultima lettura… Super lettura direi, “Per la brughiera” di Martina Tozzi, edito da Nua Edizioni che costa 18.00€ per 443 pagine.
Prima di tutto ci tengo a ringraziare l’autrice per avermi inviato una copia del romanzo. È stato un vero piacere conoscere la sua penna, addentrarmi nella brughiera e nelle dimaniche di vita della famiglia Brontë.

Siamo nel 1821 in un piccolo villaggio nella campagna inglese dello Yorkshire, più precisamente nella brughiera. Il reverendo Brontë ahimè rimane vedevo e cerca di dedicarsi ai sei figli. Come potrete immaginare dal cognome del reverendo, l’autrice ci porta nella vita della famiglia Brontë romanzando la vita delle sorelle conosciute come scrittrici vittoriane di alcuni tra i più grandi classici della letteratura inglese. Ci porta nei loro intrecci con estrema grazia, con una penna sensibile, mai banale e tanto accurata. La narrazzione è liscia, nonostante il libro sia composto da più di 400 pagine vi assicuro che la scrittura di Martina invoglia così tanto alla lettura che vi voleranno via.

All’interno della storia si percepisce il grande lavoro di studio e ricerca fatto dall’autrice. Le descrizioni sono vivide, vi sembrerà di camminare attorno alla brughiera, di sentir abbiatare il cane, di percepire le goccioline d’acqua sul vetro e l’umidità che sale dal terreno. La brughiera diventa viva in questa storia.
La trama si snoda in un’epoca colma di pregiudizi in cui la figura della donna era traballante nella società. Erano creature segregate tra le mura di casa, tutto si riduceva alla speranza di un buon matrimonio. La donna doveva essere figlia, moglie e poi madre, fine della corsa. Ma no, non era questa l’idea delle tre sorelle Brontë, talentuose e lungimiranti che, grazie agli pseudonimi maschili, riuscirono a pubblicare i loro romanzi.

"Per la brughiera" di Martina Tozzi

Dire che questo romanzo mi è piaciuto, è dire poco.
Grazie alla scrittura coinvolgente dell’autrice, mi sono sentita davvero parte integrante di questa famiglia. Ho brontolato tra me e me, ho passeggiato per la brughiera assaporandone i profumi, ho lottato insieme a queste ragazze piene di speranza e forza, ho sperato e vegliato insieme a loro e mi sono anche un pochino commossa.

Il focus si concentra su Anne, la sorella più piccolina, dolce e quieta. Emily dinamica, selvaggia, piena di coraggio e Charlotte, romantica e meticolosa. Abbiamo a che fare con una biografia romanzata molto fedele alla realtà, la coerenza è meticolosa e perfettamente calzante col periodo storico, sia nei linguaggi che nelle descrizioni. C’è veramente un bel lavoro dietro a questo libro, si vede e nel mio piccolo faccio tanti complimenti all’autrice.

“Oh, alle donne non viene neanche data una possibilità,” rispose Charlotte con veemenza. “Vengono rinchiuse in casa, e viene detto loro di non avere né desideri né sogni. Ma io ce li ho, e lascerò che siano loro a guidarmi.”

I significati che troverete nascosti nella selvaggia brughiera sono tanti.
L’autrice, attraverso le sue protagoniste, ci parla della perseveranza nel far valere i propri sogni, l’invito a non lasciarli sempre chiusi in un cassetto. Percepirete la forza morale di queste tre giovani donne, la loro voglia di cambiare certe dinamiche sociali. Troverete resilienza, sostegno e un amore infinito per la famiglia.
Avrete il piacere di veder crescere il legame che unisce i figli della famiglia Brontë, in particolar modo tra le tre sorelle, che purtroppo fin da giovanissime sono costrette ad interfacciarsi con morte, dolore e obblighi. Ma non c’è solo “nero” nelle loro vite, ci sono anche tanti libri, sogni, scrittura e un’immaginazione pazzesca. Sorriderete molto nello scoprire i giochi e le storie inventate dalle sorelle Brontë e dal peculiare Branwell, l’unico figlio maschio del reverendo.

Per chi è? Lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati delle sorelle Brontë o a chi vuol sapere qualcosa in più della loro vita. Qui troverete materiale prezioso, questo è poco ma sicuro. Ma lo conisglio anche a tutti gli amanti della letteratura dell’epoca, a chi vuole perdersi nelle meravigliose descrizioni della brughiera e a chi ha la necessità di evadere da questo mondo sempre di corsa e tecnologico. Ne “La brughiera” di Martina Tozzi troverete la quiete e la lentezza di cui avete bisogno.

Dunque, per me è stata davvero una lettura coinvolgente.
Mi è sembrato di esser lì, insieme alle sorelle Brontë e quando un lettore si sente partecipe in questa maniera, tutto diventa più magico e avvincente.
Storia e finzione letteraria si mescolano e non se ne rimane delusi, anzi, se il romanzo fosse stato di altre 400 pagine l’avrei continuato a leggere col sorriso.
So che l’autrice ha scritto anche un altro romanzo, “Il nido segreto”, dedicato alla vita di Mary Shelley. Sono curiosissima di leggere anche quello in quanto la penna di Martina funziona proprio bene, è piacevolissima da leggere, ha un modo di raccontare che abbraccia il lettore trasportandolo in un’altra realtà.

Che bello leggere bei libri! Sono felicissima di aver letto e “vissuto” a modo mio “Per la brughiera” di Martina Tozzi. A dir la verità mi ha messo addosso una gran voglia di rileggere le opere delle sorelle Brontë! Consigliatissimo amici lettori, fateci davvero un pensierino perché ne vale la pena!
Noi ci sentiamo presto, vi auguro buon proseguimento di giornata!