“All’incrocio dei nostri destini” di Mélissa Da Costa

Buongiorno a tutti voi, spero stiate bene.
Io oggi storgo un po’ il naso perché purtroppo l’ultima lettura non mi ha conquistata. “All’incrocio dei nostri destini” di Mélissa Da Costa non ha fatto breccia nel mio cuore.
Ringrazio tanto la casa editrice Rizzoli per la copia omaggio, vi lascio le informazioni base del libro che è uscito il 30 Aprile e costa 18.50€ per 382 pagine.

"All'incrocio dei nostri destini" di Mélissa Da Costa

Inizio col dirvi che questo romanzo è il sequel di “Bucaneve” (leggi QUA la mia recensione) che non mi aveva entusiasmato molto e come me, taaanti lettori e lettrici ne erano rimasti un po’ delusi proprio perché l’autrice ci aveva catturati con “I quaderni botanici di Madame Lucie” e con “Tutto il blu del cielo”. Questi ultimi due romanzi mi fecero commuovere davvero tanto, entrambi raccontano storie emotivamente coinvolgenti che rimangono a modo loro nel cuore del lettore.
Poi siamo incappati in “Bucaneve” che in realtà, a livello temporale, è il primissimo libro scritto dall’autrice, terzo in ordine di pubblicazione e qui, ahimè, casca l’asino.
Quando ho saputo di questa nuova uscita collegata a “Bucaneve” mi sono sentita in mezzo a una guerra punica interiore. Da una parte ero curiosa e speranzosa che l’autrice si fosse in un certo senso “ripresa”, avevo voglia di ritrovare quella penna che mi era tanto piaciuta, dall’altra ero spaventata di ritrovare la protagonista, “Ambre dai capelli color ambra”, frase (purtroppo) cult di “Bucaneve”, che non mi era rimasta simpatica nemmeno mezzo istante.

Fino all’ultima pagina di questo romanzo ho sperato di risentire il guizzo dell’autrice. Ho sperato di ritrovare la sua penna avvolgente capace di prendere il lettore, abbracciarlo forte e accompagnarlo in una storia piena di emozioni. C’ho sperato tanto ma ahimè non ho visto niente di tutto questo e mi è dispiaciuto tantissimo.
La storia, essendo un sequel, si ricollega a “Bucaneve”; ripartiamo da dove la Da Costa ci aveva lasciati ma, detto francamente, se rimanevamo a quel punto finale era meglio. Ritroviamo quindi i personaggi e certe dinamiche. Quando ho iniziato il romanzo ho cercato di non essere preventuta e mi son detta: “Anche se “Bucaneve” non mi era piaciuto più di tanto, magari qui la situazione è diversa, magari l’autrice ha pensato a qualcosa di originale, magari… Magari…”. Ho pensato tanti “magari” ma ho da sempre una fantasia spiccata.

Proprio come nel romanzo precendente, amici miei, è tutto estremamente scontato e adolescenziale.
Tutto quello che il lettore s’immagina accade e credetemi, non ci vuole Einstein.
Le descrizioni sono sterili, stringate come la storia che viene allungata da un brodo infinito. Si potrebbe riassumere la trama del libro in una manciata di parole.
I dialoghi sono tanti, troppi e davvero infantili.
È tutto scheletrico, non c’è niente di “wow”, nessun colpo di scena, non c’è trama. C’è solo banalità.
Oh, che flop per quanto mi riguarda… E che dispiacere! Non mi piace parlare in maniera negativa dei libri; in caso cerco sempre di trovare il lato positivo e di raccontarvi quel qualcosa di specifico che mi ha fatto piacere leggere ma qui… Duro fatica e mi dispiace.
Copertina bella, questo va detto, molto “fiorellosa” e attraente ma il contenuto un po’ meno.

Ma Mélissa Da Costa, dov’è finita la tua penna gentile ed avvolgente? Ti prego ritrovala e ridacci una storia all’altezza de “I quaderni botanici di Madame Lucie” e di “Tutto il blu del cielo”, per piacere!
Confido veramente in questa cosa, ci spero con tutta me stessa.
In conclusione, “All’incrocio dei nostri destini” di Mélissa Da Costa non mi ha conquistata per niente.
Ma non demordo… Quest’autrice mi ha emozionata a suo tempo quindi se dovesse pubblicare qualche altro romanzo lo leggerò con l’immensa speranza di ritrovare quella penna melodiosa che mi aveva fatto adorare le sue storie e i suoi personaggi.
La speranza è l’ultima a morire, dicono.

Ci sentiamo presto, spero che la prossima lettura possa essere più appagante e nelle mie corde. Quando noi lettori facciamo letture belle le giornate hanno tutto un altro sapore, c’è poco da fare.
Vi auguro buon fine settimana!