Buongiorno lettori e lettrici di questo spazio, oggi parliamo del romanzo che ha inaugurato Marzo, il mese famoso per essere un po’ pazzerello. “Il vento soffia dove vuole” di Susanna Tamaro è stata una lettua bella, carica di emotività e sentimento.
Minuscola premessa: dell’autrice ho letto “Invisibile meraviglia, piccole lezioni sulla natura”, un libriccino che mi aveva conquistata in maniera netta. Lo ricordo con immenso piacere e lo consiglio a tutti quanti.
Qualche informazione di base su “Il vento soffia dove vuole” edito da Solferino: è piuttosto fresco di pubblicazione, costa 17.00 euro ed è composto da 235 pagine.
Allora, innanzitutto ci tengo a dire che la sua penna si è riconfermata, a mio gusto, estremamente delicata, preziosa, sensibilissima e profonda.
Le tematiche affrontate non sono poche; l’autrice ci parla di adozione, del rapporto tra sorelle, di religione, morte, pregiudizi, di aborto e famiglia.
Ci racconta di tutti questi temi attraverso il personaggio di Chiara che, vicina ai sessant’anni, resta qualche giorno in totale solitudine nella sua casa in collina. Si gode la sua stessa compagnia, la vita lenta, semplice, circondata dalla natura ed in più, utilizza questo tempo per scrivere tre lettere. La prima è per Alisha, la figlia adottiva, la seconda è per Ginevra, la sua prima figlia biologica e la terza è per Davide, suo marito, nella quale spende anche qualche parola per il piccolo Elia, suo secondo figlio biologico.
Tre lettere diverse nelle quali Chiara si apre, si dona al destinatario senza veli, senza protezioni e mostrando tutto il cuore che ha. Racconta aneddoti, paure, avvenimenti belli e brutti, momenti faticosi, scontri e riavvicinamenti.
È un romanzo che ti entra dentro. Più volte mi sono ritrovata a sorridere, altre a riflettere su alcuni concetti espressi dell’autrice e in altri momenti mi sono emozionata. Queste lettere, ogni parola che Chiara scrive, stanno a rappresentare un enorme atto di gratitudine. Nonostante le difficoltà e le salite ripide che la vita propone, questo romanzo ci rammenta quanto siano importanti le azioni fatte col cuore, l’avere attorno a noi qualcuno che ci fa sentire parte di un qualcosa di più grande.
Si tratta di un romanzo che riesce a donare serenità. Avvolge e abbraccia.
Una volta terminto ho sorriso, mi sono resa conto della carezza intima che regala questa storia.
Anche qui, proprio come in “Invisibile meraviglia”, l’autrice mi ha catturata dall’inizio alla fine. È riuscita a farmi entrare in queste dinamiche di vita e familiari. Mi ha fatto sentire tutte le sfumature emotive di Chiara, i profumi caserecci, le fragilità che ogni essere umano possiede e quelle situazioni che certe volte ci sembrano più grandi di noi.
Per chi è? Oh, vorrei dirvi per tutti quanti dato il carico umano ed emotivo. Lo consiglierei a chi piace leggere storie di vita quotidiana, a chi sente il bisogno di una coccola emotiva ma anche a tutti coloro che hanno bisogno di un po’ di speranza.
Con calma voglio recperare tutti i romanzi della Tamaro, questo è poco ma sicuro.
Cari lettori, col prossimo libro invece cambiamo completamente scenario, siamo nell’estremo Nord e la vita del protagonista è appena ad un filo (parecchio congelato!). A presto e buon proseguimento di giornata.
…E grazie a te, per la delicatezza che racchiudi nelle piccole cose.