Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di un gioiello scritto da una delle mie penne preferite.
Dopo la lettura dilaniante di “Lasciami andare, madre” (clicca QUI per leggere l’articolo), avevo bisogno di una carezza. Sono dunque tornata da un autore che mi piace molto, moltissimo.
“Sentieri sotto la neve” di Mario Rigoni Stern è l’ultimo romanzo letto ed è stata proprio una boccata d’aria, dopo l’oppressione che ho provato con la testimonianza di Helga Schneider, qui ho respirato.
In questa raccolta di racconti, Mario Rigoni Stern, o “il Marione” come lo chiamo io, ci racconta tante storie toccando svariate argomentazioni. S’inizia con un sopravvissuto al Lager che torna a casa, poi conosciamo Carlo, un pastore solitario che conosce i sentieri meglio delle stanze di casa sua e adora le sue pecore, dopodiché facciamo la conoscenza di un giovane ragazzo che lavorava nella segheria. Ma non è finita qua, l’autore ci porta all’Osteria di confine, luogo di rifugio e ristoro per i viandanti, ci racconta anche della neve, del suo orto, dei caprioli, dell’uccellino Bill (qui mi son commossa) e dei suoi monti.
Sono brevi storie, frammenti di ricordi e racconti che Rigoni Stern narra come se fosse davanti ad un bel focolare e noi, lettori incantati, non possiamo far altro che ascoltarlo senza batter ciglio, ammaliati dal suo modo di raccontare e descrivere.
La sua penna riesce ad essere sempre poetica, schietta e malinconica. Asiago è la sua terra e di essa ne conosce ogni segreto, ogni angolo, qualsiasi sentiero, nuvola o albero. Non scappa niente a quest’anima che descrive la Natura con un’abilità unica. La sua scrittura fa parlare anche i silenzi della neve, i fianchi scomodi delle montagne, le tracce impercettibili della volpe.
Per me, Marione è una garanzia, è una zona di comfort, un cuscino comodissimo.
Non mi annoierò mai a leggere i suoi racconti di vita e di Natura, di pastori e malghe. Per fortuna di suoi scritti me ne mancano ancora molti e penso anche che della sua sapiente penna il mondo dovrebbe leggere e rileggere tutto reiterate volte.
È una raccolta intensa, che porta con sé tante sensazioni. Ogni racconto invita a riflettere, ha un qualcosa da dire e lascia la sua traccia nella testa del lettore. Ci sono ricordi intimi, preziosi ed insegnamenti senza tempo.
Per chi è? Beh senza dubbio per gli amanti della Natura, delle descrizioni minuziose, della montagna e dei sentieri. Sinceramente credo che questa raccolta sia estremamente versatile, quindi adatta a chiunque. Che poi, parliamoci chiaro; leggere gli scritti di quest’autore è sempre una buona idea!
E dunque con “Sentieri sotto la neve” di Mario Rigoni Stern ho avuto la sensazione di tornare a casa. In quelle storie che piacciono a me e sanno coccolarmi nel profondo; fatte di malghe, tanta Natura, pastori, focolari e azioni semplici. Se non avete mai letto niente di suo, vi consiglio con tutta me stessa di farci un pensierino, non ve ne pentiere neanche per mezzo istante.
Buon proseguimento di giornata, ci sentiamo presto!