Buongiorno con un libro che mi è piaciuto tanto… Oh che benessere quando noi lettori facciamo belle letture, ci si sente proprio bene.
Il romanzo in questione è “Dentro soffia il vento” di Francesca Diotallevi, edito Neri Pozza.
La storia si sviluppa a Saint Rhémy, un piccolo borgo situato nella valle tra due montagne della Val d’Aosta. Siamo nel periodo della Grande Guerra e Fiamma, la protagonista dai lunghissimi capelli rossi, vive in un capanno in mezzo al bosco preparando decotti di ogni genere per curare i malanni. Non sono altro che infusi composti da erbe selvatiche, ma agli occhi degli abitanti della valle, risultano “pozioni” e Fiamma, a detta loro, è una “strega” che come sua madre ha venduto l’anima al diavolo.
L’unica persona amica della protagonista era Raphael, un ragazzo che lei considerava come un fratello ma la Guerra se l’è portato via e la solitudine della giovane donna, talvolta pare un macigno che leva l’aria.
A piangere la sua scomparsa, oltre a Fiamma, resta Yann, il fratello che sembra nutrire per “la strega” un odio immotivato ma… Sssssh, stop, non posso raccontarvi nient’altro.
Allora allora… Che penna quella dell’autrice! Mi è piaciuta moltissimo, sapete che adoro le lunghe descrizioni sensoriali e qui ho trovato pane per i miei denti. Il bosco, fedele amico e protettore della protagonista, viene descritto meravigliosamente con aggettivi scelti ad hoc per risvegliare i sensi del lettore. Possiamo tranquillamente dire che mi sono crogiolata in queste descrizioni, di gusto proprio!
Abbiamo tre voci che raccontano la vicenda; quella di Yann, quella di Fiamma e quella di Don Agape. Tutte e tre perfettamente distinguibili e necessarie per lo snodo della storia.
Credo che il punto di forza di questo romanzo sia l’atmosfera che l’autrice riesce a creare.
Si alterna il bosco al borgo e tutto è abbracciato da un meraviglioso alone di misticismo che rende la storia estremamente intrigante. Ho avuto la malinconia sensazione di essere avvolta nella nebbia e mi sono sentita a mio agio in questo bosco silenzioso, in questo capanno un po’ scomodo. Ho letto questa storia in punta di piedi, come quando cammino nel bosco attenta a non fare troppo rumore.
La prosa è lenta, non vuole velocità questa storia. È come l’Autunno, ha bisogno del suo tempo per lasciar andare le foglie secche.
Lo stile è delicato e le emozioni che troviamo radicate in queste pagine sono forti e contrastanti.
Il lettore viene trascinato in un vortice di personalità forti e spaventate, tra porte semi chiuse, montagne nemiche e sentieri irti. “Dentro soffia il vento” di Francesca Diotallevi è un romanzo che tocca tanti temi senza troppi peli sulla lingua; si parla di pregiudizi, di superstizione, amicizia, fede e amore. I suoi tratti onirici fanno sì che il lettore voglia procedere spedito nella lettura eppure c’è qualcosa che fa tirare il freno a mano, credo sia la sua bellezza. La bellezza e la voglia di godersi la potente atmosfera che si respira in questa storia.
Cari lettori e care lettrici, credo si sia ampiamente capito che per quanto mi riguarda è stato un sì, anzi, un super sì! Il personaggio di Fiamma mi è entrato dritto nel cuore, ho empatizzato subito con lei, col suo essere una creatura dei boschi che vede la Natura come un qualcosa di necessario per curare ogni ferita di vita. È una storia perfetta, anzi, perfettissima per il periodo autunnale ed invernale e tra l’altro, devo dirlo perché sapete che io sono un po’ (molto in realtà) vittima del marketing su questo argomento, la copertina è un vero incanto.
Per chi è? Direi per chi è appassionato di ambientazioni cupe e un po’ mistiche. Per i lettori sensibili che hanno voglia di una storia piena di umanità e per tutti coloro che adorano le descrizioni naturalistiche.
“Dentro soffia il vento” di Francesca Diotallevi è stato pubblicato nel 2016 e io lo recupero solo adesso… Beh, meglio tardi che mai! Quindi che altro dirvi, se non l’avete ancora letto, rimediate e visto che siamo a ridosso del Natale, può essere un validissimo regalo da far trovare sotto l’albero.
Ci sentaimo presto, buon proseguimento di giornata!
Grazie a te per respirare la mia stessa aria che profuma di libri e per aver acchiappato il segnalibro perfettamente intonato.