“Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol

“Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol è una lettura non bella ma bellissima. Non intensa, intensissima. Non divertente, divertentissima.
È una storia tutta “-issima” sì, ma non lo dico per dire, lo è per davvero.

Inizio col dirvi che con molto piacere metto questo libro nel cassetto del cuore riservato a quelli che io chiamo i “romanzi necessari” (e anche un pochino obbligatori). A fargli compagnia ci sono “Stanotte guardiamo le stelle” di Alì Ehsani (il libro che mi ha fatto commuovere più di tutti in assoluto), “Adattarsi” di Clara Dupont-Monod, “Melody” di Sharon Draper, “Wonder” di R.J. Palacio e tanti altri.
Questa è una storia che dovrebbe esser letta nelle scuole, nelle piazze, nelle biblioteche, nelle librerie e in tutte le case. Ognuno di noi dovrebbe cimentarsi in questa lettura in cui l’autore, Giacomo, ci racconta la sua vita e quella della sua famiglia con Giovanni, il suo fratellino con un cromosoma in più.

"Mio fratello rincorre i dinosauri" di Giacomo Mazzariol

Partendo dal presupposto che riderete un sacco perché la penna di questo autore giovanissimo è davvero divertente, vi dico che “Mio fratello rincorre i dinosauri” è un immenso inno alla vita, alla diversità, all’accettazione, alla famiglia e alla gioia, quella vera e semplice. È un romanzo che emoziona, sensibilizza, racconta un’esperienza di vita in tutte le sue sfumature e lo fa con un’onestà preziosa; infatti Giacomo non racconta solo la parte bella, che fa sorridere ed emozionare. Ci spiega anche i suoi comportamenti talvolta errati, certe difficoltà, la paura del giudizio di una società coi paraocchi. Insomma, vi assicuro che le riflessioni non mancano.

Sono 176 pagine piene di significato. Si mescolano sorrisi, lacrime e le emozioni che il lettore prova sono davvero tante.
È un romanzo che si legge tutto d’un fiato. Io in 48h me lo sono divorato e una volta terminato, ho sentito subito la mancanza della famiglia Mazzariol. Ho pianto eh, sì sì, mi sono emozionata tanto verso la conclusione della storia, le parole e la crescita di questi ragazzi mi è entrata nel cuore.

“Giovanni era una danza. Giovanni è una danza. Il problema è sentire la sua stessa musica […] Gio era tutto, ma più di ogni altra cosa era la libertà. Lui era libero in tutti i modi in cui avrei voluto essere libero io.”
La forza di questo libro è la sua perfetta imperfezione. Infatti non va a raccontarci un qualcosa di costruito ad hoc, di perfetto. Quella che Giacomo ci racconta è la vita reale di una famiglia numerosa, con le sue difficoltà e le sue dinamiche quotidiane.
È proprio quella che viene chiamata “imperfezione” che va ad arricchire, è lei la splendida realtà. Sta a noi comprendere che è una risorsa e non un limite. Durante la lettura ci si sofferma a rimuginare sulle riflessioni di Giacomo, mai scontate e sempre attualissime. Siamo continuamente bombardati da maledetti stereotipi comportamentali che perdiamo il focus su qual è l’essenza, quella luce preziosa.

Per chi è questa storia? PER TUTTI. Non ha età, non ha genere, non ha né tempo né spazio. È semplicemente una lettura doverosa. Leggete “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol da soli, coi vostri figli e nipoti, regalatelo a tutto il mondo.
Questo libro fa bene all’anima. In un mondo come quello in cui viviamo, c’è tanto bisogno di queste esperienze di vita vera, semplici, non pompose eppure immense.
So che questa storia è stata portata sugli schermi, c’è il film ma vi prego, non fermatevi alla pellicola, cercate di recuperare anche il testo se non l’avete già fatto. Ricordatevi sempre che per quanto siano belli e ben realizzati, i film sono la puntina dell’iceberg, il libro è tutto il corpo e anche di più.

Bene lettori e lettrici di questo spazio, se non si fosse capito, vi consiglio caldamente di leggere “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol perché è una storia che deve entrare nella vita di ognuno di noi.
“Sarà una lettura emozionante”, mi hai detto. E avevi ragione, parecchia.