Cari lettori, oggi parliamo di un libro che volevo leggere da tanto, un romanzo pieno di emozioni. Sto parlando di “Buonanotte, signor Tom” di Michelle Magorian edito Fazi Editore che ci porta nel 1939 durante lo scoppio del secondo conflitto mondiale. A causa dei bombardamenti, il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini e bambine dalle città sistemandoli nelle campagne circostanti presso le famiglie disposte ad accoglierli. È proprio così che i nostri due protagonisti s’incontrano; uno di questi bambini, William, viene ospitato dal signor Tom nel villaggio di Little Weirwold.
Due personaggi descritti meravigliosamente coi quali il lettore non può far altro che empatizzare a livelli altissimi. Tom è un uomo estremamente solo, vedovo da tanti anni che conosce il dolore e la solitudine e coi quali convive giornalmente. È un uomo dai modi un po’ bruschi ma con un’amina di una sensibilità unica in grado di tirar fuori una dolcezza inaudita. Ho adorato il signor Tom, inutile girarci intorno.
Dall’altra parte abbiamo il piccolo William, nove anni e tanti, troppi traumi. Giunge nel villaggio di Little Weirwold denutrito, pieno di lividi, abrasioni e paure; si porta addosso il bagaglio di una madre violenta che ha maltrattato il figlio sotto ogni fronte.
L’autrice ha una penna molto diretta, non si perde in giri di parole, non addolcisce la pillola e ci delinea la situazione esattamente per com’è, nuda e cruda. Porta il lettore all’interno delle dinamiche di questi due personaggi, facondosi scoprire la loro luce e soprattutto la loro ombra. La quotidianeità di Tom e Will diventa la nostra, il ritmo di narrazione è fluido e tutto scorre senza intoppi… Se non che nelle ultime pagine arrivano delle “mazzate” emotive. Non faccio spoiler, guai a chi li fa, ma vi dico che gli ultimi capitoli sono emotivamente carichi.
Mi è piaciuto, mi è piaciuto davvero tanto.
Le sue descrizioni “giuste”, non troppo lunghe né troppo stiminzite, mi hanno permesso di camminare tra le stradine del villaggio ed immaginarmelo perfettamente. La caratterizzazione dei personaggi che si sviluppano attorno alla trama mi ha permesso di penetrare nelle loro teste, di percepire il vuoto di Tom e la paura di Will.
È un romanzo dolce amaro.
Dolce perché tra queste pagine c’è una malinconica tenerezza, un’ode silenziosa alla semplicità della vita, di quanto un letto accogliente sia prezioso e del valore dei piccoli gesti. Amaro perché non mancano le montagne russe emotive come vi accennavo prima, il dolore è presente dall’inizio alla fine, un dolore diverso per i due personaggi che si trasforma, perde forza e sbiadisce ma che non se ne va.
L’evoluzione dei due personaggi è degna di nota, si appoggiano l’un l’altro scoprendosi e comprendendo che nel cuore non può esserci solo sofferenza, c’è spazio anche per la speranza, un sorriso genuino, una sensazione felice e leggera.
Per chi è questa storia? Per chiunque abbia voglia di un libro pieno di emozioni. È un romanzo che si adatta ad ogni genere di lettore perché la sua trama abbraccia e coinvolge dall’inizio alla fine.
Ve lo consiglio davvero tanto, è quel tipo di storia che riesce a parlare a chiunque e ha davvero qualcosa da dire. Le tematiche che affronta sono complesse eppure l’autrice riesce ad incastrarle nella trama con estrema maestria. Racconta di argomenti complessi e “tosti” in maniera quasi fiabesca, rendendo questa storia senza tempo e adatta a tutti.
“Buonanotte, signor Tom” di Michelle Magorian è stata una lettura bella, “piena“, calda e sono felicissima di averla recuperata. Anzi, il grazie prezioso va a te che appena ho nominato questo titolo, neanche due secondi dopo era già nel carrello. Moriremo sommersi di libri, ma felici.
Bellissima recensione. Fa desiderare di comprarlo. E così sarà. Grazie Silvia! È un piacere seguire le tue pagine.
Sei sempre gentilissima, riesci puntualmente a strapparmi un sorriso. Grazie per la presenza, un abbraccio!