Ho letto “Le voci del bosco” di Mauro Corona ed è stato un “libro coccola” per la mia anima, mi sono sentita a casa, nel mio posto. Mi sono crogiolata nelle descrizioni dell’autore, nei suoi pensieri e mi sono lasciata trasportare dal suo sapere e dai suoi racconti.
La penna di Mauro Corona si riconferma una mia preziosa “comfort zone”. La trovo puntuale nella sua sensibilità, ruvida quanto basta, calorosa perché mi abbraccia e mi riporta nei meandri di un bosco profumato di muschio e legno. Come dico sempre, la sua scrittura è per me come una carezza fatta da mani modellate dal tempo e dalle intemperie. Il suo modo di raccontare la Natura m’incanta e mi affascina sempre tanto. C’è amore nelle sue parole, un rispetto unico, passione, amicizia e lealtà.
“Le voci del bosco” è un libro che si legge velocemente. Non vi nego che in cuor mio avrei voluto fosse lunghissimo. Non troverete la classica divisione in capitoli, infatti non ce n’è nemmeno uno. Si tratta più che altro di una chiacchierata, mi piace chiamarla così, in cui l’autore commenta alcuni alberi paragonandoli alle persone a seconda della fisionomia, delle caratteristiche, degli atteggiamenti e via dicendo. Scoprirete gli uomini noce o sambuco, le donne acacia, le femmine betulla ed il tutto viene arricchito dalle semplici ma bellissime illustrazioni fatte da Corona.
In questo libro troverete il Pino, la Betulla, il Sambuco, l’Abete, il Frassino, la “mia” Quercia e tanti altri alberi che andranno ad intrecciarsi alle peculiarità umane. Interessantissimo il commento che l’autore fa parlando dei vari legni. Essendo lui un magico scultore, ci racconta le caratteristiche e le lavorazioni adatte, qual è più duttile, quale invece più duro e massiccio. Per quanto mi riguarda, sentir parlare il suo “io” da scultore ed artigiano del legno, è sempre piacevole.
La sua scrittura è molto fluida, senza troppi giri di parole, semplice e fruibile per tutti quanti. Non fatevi fregare dalla “semplicità” perché dietro ad ogni suo ragionamento si cela una sensibilità elevatissima verso Madre Natura. Non manca il tono profondo, talvolta malinconico e cupo che abbraccia un tempo ormai passato, a nozioni attempate ma che non passeranno mai di moda.
“Le voci del bosco” di Mauro Corona è un bellissimo flusso di pensieri, di commenti e legami. Mescola la natura a riflessioni più o meno leggere, a sorrisi ed insegnamenti.
Ve lo consiglio con tutto il mio cuore di corteccia, probabilmente vi ritroverete in qualche descrizione e dentro di voi direte “Oh, ma quest’albero sono io!” ed ecco che un sorriso si disegnerà sul vostro volto.
Fateci un pensierino, che la penna di Maurino non delude mai.
A presto amici cari, buon prseguimento di giornata!