Ciao Papavero mio, sei spuntato ma ehi, è presto
il freddino alla sera per te è indigesto,
hai fretta per caso? Non hai voluto aspettare
ma dall’ammaliante solicino ti sei lasciato abbindolare…
Caro Papavero, dicono che ogni cosa arriverà al suo momento
e lo so che tutto pare andare a rilento,
ma serve tempo, per guarire, accettare e ripartire
anche se la vita certe volte ti fa proprio ammutolire.
Ma poi tanto si sa, la Primavera arriva e fa sbocciare
tra i boccioli ed i mille colori ci fa camminare,
e tu caro Papavero, sei la mia macchiolina rossa preferita
col sorriso accarezzo i tuoi petali di seta con le dita.
Hai i colori forti ma sei così delicato
ti spezzi se con sbadataggine vieni agguantato,
infatti devi rimaner lì, nel campo, fatti solo guardare
oh Papavero, siamo più simili di quanto si possa immaginare.