I colori autunnali sono esplosi ed io oggi voglio parlarvi di un libro, più precisamente di un saggio che ho terminato proprio ieri e dire che l’ho adorato è riduttivo; si tratta di “Foliage, vagabondare in Autunno” di Duccio Demetrio edito Raffaello Cortina Editore.
E’ un saggio di genere filosofico, sociologico ma anche artistico, di vita e di passione. “Foliage” non è un libro come tanti, è una lenta ed elegante divagazione continua sulle mille sfumature che la stagione autunnale ci regala, passando dalla poesia, alla prosa, all’arte intesa in generale, sotto tutte le sue svariate forme.
Il protagoniasta, l’Autunno, la stagione della dolce malinconia, ci accompagna attraverso un viaggio interiore fatto di colori caldi ed intimità. Le riflessioni che l’autore c’invita a fare sono molte; alcune velate, altre dirette, altre mescolate ai sogni e ai desideri silenti ed altre ancora sono riflessioni secche, come le foglie sui marciapiedi.
Come Demetrio, l’autore, ci spiega, l’Autunno non è solo una stagione, un momento intimo e sospeso ma è anche una condizione psicologica e ce lo racconta con un’eleganza ed una raffinatezza talvolta disarmanti. Più volte ho letto e riletto dei passi per far sì che si tatuassero nella mia mente. Il suo intento è quello di farci vagabondare nei boschi ascoltando i lievi rumori delle fronde, delle foglie che scricchiolano sotto ai piedi, c’invita a toccare la corteccia umida, ci chiede di ascoltare il fruscio delle chiome degli alberi, di annusare l’aria e c’implora di leggere questo saggio attraverso i nostri sensi, di sentire veramente quelle sensazioni che lui ci racconta. Ma c’invita anche a fare uno sforzo, come quello che compie la natura nei mesi autunnali per essere splendida, anche noi esseri umani dobbiamo fare quel passettino al di fuori della nostra zona di comfort, dobbiamo lasciarci trasportare dall’autore al di là delle immagini e convinzioni stereotipate perché nella vita, come nei boschi, possono aprirsi inaspettate e meravigliosi radure e sentieri incantati.
Per Demetrio, il Foliage è come Sfogliare un libro; quella “f” deliacata che lui ritrova nella foglia che lentamente si stacca dal ramo, quella “f” delicata che lui riconosce nel vento che soffia, quella lettera che rende l’Autunno una condizione di vita, non una stagione e basta.
Dopo aver letto questo saggio rivaluterete tanti concetti, come ad esempio quello dell’appassire che Vivian Lamarque discute soprattutto con e per le donne, invitandole ad “andare incontro a un tempo nuovo con passione, con un pathos da scoprire, con un passato da ritrovare, con nuovi passi avanti da sperimentare”. Osserverete il periodo autunnale con altri occhi, con un altro grado di comprensione e con una ricerca continua nel foliage, nei colori del cielo, nelle poesie, nei quadri naturali e dipinti, nel fuoco in un camino, ovunque. E’ un libro che arricchisce tanto ed oltre ad essere bellissimo ed estremamente interessante da leggere, lo è anche da vedere; al suo interno ci sono pagine che racchiudono poesie oppure dipinti di Van Gogh, Monet, Gauguin e via dicendo.
Amanti dell’Autunno, amanti della poesia, dell’arte e dell’eleganza delle parole, non fatevi assolutamente scappare questo saggio.