Direi che l’Autunno è finalmente arrivato, si fa sentire giorno per giorno sempre di più tra venti freddi ed aria frizzante ed io, lo sapete, gioisco di brutto!
Questo mese, il caro Ottobre simboleggia la fine del ciclo vegetativo delle piante e della natura in generale; non a caso le foglie della maggior parte degli alberi cambiano colore toccando tutte le preziose sfumature che la stagione ci regala.
In più, sempre Ottobre, è considerato un mese di cambiamento sia per i colori della natura in continua mutazione ma anche per la lavorazione dell’uva e la fermentazione del mosto. Ad Ottobre è tempo di vendemmia ed il percorso che fa l’uva, quel passaggio da grappolo a vino, sta a simboleggiare il cambiamento spirituale dell’essere umano in quanto il vino viene chiuso e sigillato al buio nelle botti e nelle cantine e per lui è tempo di interiorizzare, di accogliere il periodo più freddo ed introspettivo dell’anno, finalizzato ad una ricerca di consapevolezza maggiore. Proprio come dovremmo fare noi: interiorizzare, accogliere e crescere.
Un mese di transito, di accrescimento interiore. Dovremmo cercare di essere come i nuvoloni smossi dal vento, mai fermi e sempre in movimento. Non sempre è facile, anzi, non lo è affatto. Chi sta fermo può avere una sorta di certezza, anche se nella vita di certo non c’è niente se non la morte, chi si muove e cammina non sa effettivamente dove sbucheranno certi sentieri, solo il tempo darà risposte concrete sulla correttezza o meno di certe decisioni.
E dunque cerchiamo tutti di fare come Ottobre, come l’uva che diventa mosto e poi vino, cerchiamo di fare sempre qualche passettino verso un cambiamento, piccolo o grande che sia.