Fa effetto tornare ad una sorta di realtà vitale
dopo tutto questo tempo di stop mondiale,
adesso si sta in compagnia, si chiacchiera e si ride
non c’è più quel muro che ci divide.
La normalità però può far paura
quando le mura di casa erano la mia armatura,
forse c’è solo bisogno di abituarsi nuovamente
sia il nostro animo che la nostra mente.
Tra aperitivi, cene e serate fatte di leggerezza
lentamente se ne va quella strana tristezza,
ma sono stati tanti i mesi fatti di privazioni
anche se dell’essere umano non hanno cambiato le azioni.
Per quanto mi riguarda gli strascichi ci sono
e talvolta rimbombano sottopelle come un tuono,
chissà se andranno via certe sensazioni
oppure magari resteranno come delle ustioni.