Intorpidimento.

Si sa che con la Primavera arriva anche un po’ di sonnolenza, il cambio di stagione spesso e volentieri porta con sé un affaticamento generale e quest’anno il detto “Aprile dolce dormire” lo sento più che mai, adesso vi spiego il perché.
Se ci pensate bene, miei cari lettori, è da un anno e passa ormai che la nostra vita dorme. Fare passi in avanti, a prescindere dall’ambito, è quasi impossibile. Le nostre vite si sono congelate, come se qualcuno avesse pigiato il tasto “stand by” ma non al tempo, lui scorre tranquillo e fa il suo corso, bensì alla vita.
I giorni, le ore, i mesi passano, continuano a seguire il loro ciclo e noi no, noi siamo fermi, statuari, immobili.
Noi dormiamo, siamo come intorpiditi in questa sorta di “vita non vita”, in questo distanziamento che finirà chissà quando e soprattutto chissà come sarà il “dopo”. La verità è che non voglio saperlo o comunque non voglio neanche provare ad ipotizzarlo perché se quest’anno c’ha insegnato qualcosa, è stato proprio quello di smettere di fare ipotesi.
Questa situazione sta diventando veramente insostenibile su tanti, troppi fronti, sta diventando pesante e psicologicamente estenuante.
Mi dispiace tanto per i giovanissimi, per gli adolescenti che dovrebbero correre a tutta velocità in questo momento, dovrebbero poterla mangiare la loro vita ed invece sono seduti, intorpiditi e dormienti in questa vita fittizia.
Mi dispiace per l’essere umano in generale che purtroppo non è migliorato, è diventato più pretenzioso e più arrogante perché ancora non si è reso conto che la sua vita è costantemente in bilico.
Dobbiamo davvero goderci quel che abbiamo, poco o tanto che sia però vorrei anche poter vivere ciò che mi spetta di diritto, ovvero la vita.
Restiamo intorpiditi davanti ai computer, in dad, al lavoro, rimaniamo intorpiditi in questo Aprile dormiente appena iniziato. Speriamo d’essere svegliati presto.
Chissà cosa ci porterà questo mese, forse ci riabbracceremo a breve, nei mesi estivi magari, oppure no, forse restermo intorpiditi.
Chi vivrà vedrà.