Partiamo dal presupposto che insomma, peggio non può andare.
O forse sì. Potrebbero arrivare gli alieni ed imbastire una dittatura tremenda, non si sa, quindi meglio non gufare nulla, onde evitare.
Beh, che dire di questo 2020… In realtà ci sarebbe tantissimo da dire perché senz’altro è un’annata che nessuno si dimenticherà, questo è poco ma sicuro.
Di male, di negatività, d’incertezza, di paure e di domande ne ha portate a bizzeffe. Di fegati logorati altrettanti, di lacrime, di ansie, di urli soffocati e d’isteria anche, non sono mancati nemmeno loro. Il 2020 è stato un tir che tutti quanti abbiamo preso in faccia, chi più chi meno ma l’impatto si è fatto sentire. E’ stato l’anno degli allontanamenti fisici, dei sorrisi coperti da una mascherina, delle mani igienizzate, del “stiamo lontani oggi per stare più vicini domani”, dei GOMBLOTTI, dei DPCM che ormai sembra di lanciare una maledizione ogni volta che pronunciamo questa sigla e di Conte che c’ha tenuto compagnia tutto l’anno con l’attesa delle sue dirette.
La tensione psicologica è stata tanta, è tanta tutt’ora ed io sono fortemente convinta che quest’annata lascerà in ognuno di noi degli strascichi psicologici degni di nota. Ne pagheremo le conseguenze a livello psicologico, anzi, forse lo stiamo già facendo e io di questo ne sono certa. Io sono compresa eh, assolutamente. Mi basti pensare a due settimane fa, quando sono andata in centro a Firenze dal parrucchiere e per me è stato uno schiaffo, anzi, un pugno nello stomaco perché ho avuto paura delle altre persone, non volevo stare lì, non volevo camminare tra la gente, volevo solo andare a casa. Quindi sì, questo 2020 ha scombussolato e cambiato alcuni aspetti psicologici e chissà quando passeranno… SE passeranno.
Avendo portato con sé tanta chiusura, sia fisica che emotiva, abbiamo avuto molto tempo per pensare e pensare certe volte fa bene. Io, ma come me tante persone, ho trovato alcune priorità da tenere bene a mente ed ho capito cosa non voglio nella mia vita, ho riscoperto che tra le mura di casa si può star bene, le cose da fare sono tante, basta volerle trovare e basta avere un po’ di fantasia. Per quanto mi riguarda i miei cari libri hanno confermato per l’ennesima volta di essere dei veri compagni di vita e poi ho scoperto che impastare e fare dolcetti può essere molto rilassante e beh, anche gratificante!
Quest’annata che ormai finalmente ci stiamo per lasciare alle spalle ci ha dato veramente una mazzata tra capo e collo su tanti fronti ma spero possa esser servita a tutti quanti a dar valore alle piccole cose, ai piccoli gesti ed ai sorrisi genuini e che possa essere un promemoria per tutti di godersi davvero la vita perché è una sola e come abbiamo potuto vedere quest’anno, basta poco perché ci venga levata.
Bene, 2021… Non voglio dirti nulla, ti chiedo solo di esser clemente.