Pomeriggio di sole, carretto carico, babbo Beppe pronto, nipotino pronto ed io, la zia, prontissima.
Cosa c’è di meglio di una girata col nipotino in queste giornate primaverili a dir poco perfette? Niente.
Vedere quanto un bambino riesca a stupirsi con poco e soprattutto con cose che per noi sono quasi banali, è bellissimo. Siamo andati al Piattello ed appena il piccoletto dai capelli biondissimi è sceso dal carretto ha testato subito il terreno, ha toccato l’erba soffice e fresca ed ha iniziato a camminare qua e là ma ben presto si è reso conto della presenza di un suo papabile “nemico”, ovvero le buche nel terreno che, se non ci si fa attenzione, non si vedono. Da bravo si è fermato e con un mugolio ha espresso il pericolo di un terreno non troppo pianeggiante e quindi, intelligentemente mi ha presa per mano. Furbo, Sveglio. Io, a 30 anni vedendo un prato così avrei senza dubbio iniziato a correre a destra e a sinistra non curante del terreno e molto probabilmente sarei finita col farmi male ad una caviglia, garantito.
Lui invece, un bambino di un anno e mezzo è stato previdente e prima di rischiare ha preso la mia mano.
E poi la quarantena ha colpito anche lui, lo stare sempre in casa gli ha creato una gran voglia di star fuori, all’aria aperta, a guardare le macchine che passano, la formiche per poi spiaccicarle col ditino, a toccare le foglie, i sassi, la terra.
Sorride nel guardare il soffione, o tarassaco comune se preferite chiamarlo così, a me invece piace tantissimo il suo nome inglese, Dandelion. E Duccio sorride quando lo prende il mano, il babbo Beppe soffia e lui sorride. Attenzione, non ho detto che ride, bensì che sorride e la differenza è tanta. Si ride quando una cosa ci diverte, si sorride quando una cosa ci piace o ci fa vibrare delle corde emotive, come la felicità, lo stupore, il benessere e via dicendo. Durante quella giratina ho preso un soffione anche io, ho guardato il sole che giocava a nascondino tra le foglie degli alberi ed ho soffiato; poi, proprio come il mio nipotino, ho sorriso.
Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino è più bello, il cielo diventa subito più celeste, le nuvole assumono forme strane, quasi fiabesche, i fiori sono più colorati di sempre e l’aria sembra più magica.
E voi, ditemi, quand’è l’ultima volta che avete guardato la leggerezza del soffione e ne avete sorriso ricordandovi di quand’eravate piccoli?