Dato che manca una settimana esatta alla giornata di festa per eccellenza e visto che a Natale si torna tutti un po’ bambini, oggi ho deciso di raccontarvi la leggenda di come sono nate le palline che ogni anno utilizziamo per decorare il nostro alberello. Ma vi siete mai chiesti il perché? Ecco, adesso mettetevi comodi che ve lo racconto.
La leggenda delle palline natalizie è nata proprio grazie ad un artista di strada di Betlemme che, venuto a conoscenza della nascita del Bambin Gesù, decise di andarlo a trovare per vederlo coi propri occhi. Essendo però molto povero non era sicuro di recarsi lì perché tutti portavano grandi doni mentre lui non aveva niente da offrire ma, alla fin fine, prese coraggio e s’incamminò. Arrivò davanti alla grotta a mani vuote ma poi gli venne un’idea: si mise a fare quello che gli riusciva meglio, ovvero il giocoliere con delle semplicissime palline e quella sua esibizione fece ridere il piccolo bambino. Nascono così le palline di Natale che vengono messe sull’albero in ricordo della bellezza di quelle risate così pure e genuine.
E quindi cari miei, ora conoscete anche voi la leggenda dell’addobbo per eccellenza e spero che questa storia vi abbia fatto passare cinque minuti piacevoli in questo mese fatto di frenesia, tra la vita quotidiana, la corsa ai regali ed i mille pacchettini di fare. E poi chissà, magari da adesso in poi, quando vi perderete ad osservare il vostro alberello pieno di decori, luci calde o fredde e palline colorate, vi ritroverete a pensare a quell’artista di strada che seppur povero e sprovvisto di grandi doni materiali, con poco riuscì a fare tanto e soprattutto dette vita alla cosa più bella del mondo, ovvero il sorriso di un bambino.