Al paesello tutto tace… No, non è vero, c’è ancora aria di polemica e poi stanno già iniziando i preparativi per la Fiera e se m’impegno un pochino sento già l’odore del croccante che mi fa venire l’acquolina in bocca.
Proprio stamattina mentre camminavo con la testa che se ne andava a giro per i fatti suoi, ho calpestato una foglia secca e quello scricchiolio inconfondibile mi ha catapultata nella realtà.
Se ho pestato un foglia secca ed ho sentito quel rumore, l’Autunno, il mio caro e tanto adorato Autunno sta arrivando e per un attimo ho avuto una gran bella sensazione, come quando ti senti bene, bene con te.
Sapete quanto io sia innamorata della stagione autunnale, i suoi colori, la sua aria, tutto mi risulta quasi magico; quello che la maggior parte delle persone prova e sente durante il periodo natalizio, io lo provo adesso, sembra inverosimile e ne sono consapevole ma è la verità.
Ho sempre inteso l’Autunno come una stagione molto introspettiva, forse perché viene subito dopo un periodo caotico come l’Estate, seguito dal turbolento Settembre imprunetino, è un po’ la quiete dopo la tempesta e, insieme alla sua introspezione, quest’anno ho voglia di dargli anche un altro significato perché è un mese di “novità” (e che novità!).
Nella mia stagione preferita arriverà un nuovo piccolo bipede dagli occhi grandi e dalle manine piccoline, arriverà un nuovo cervellino in più che inizialmente piangerà e mugolerà tanto, arriverà una piccola anima pura a rendere questo periodo dell’anno ancora più magico, perché “A Cup of Sil”, anzi, solo “Sil”, diventerà finalmente ZIA!
Sono pronta ad essere zia? Sì.
Strano che io dia una risposta secca e via vero? Semplicemente credo che per queste cose non ci si debba “sentire” pronti o altro, la natura e l’istinto faranno come sempre da manuale d’istruzione e nessuno potrà insegnarmelo meglio della piccola creatura che tra poco potrò guardare negli occhi.
Non vedo l’ora, sono curiosa di conoscerlo, di vedere che tipetto è, che occhi ha, se ha preso qualcosa da me (spero non il carattere!), se mi sorride o mi guarda con aria spaesata della serie “ma questa c’è o ci fa?”, voglio sentire che profumo ha la sua pelle, voglio dirgli che lo chiamerò “Piccolo Ewok” tutta la vita, voglio leggergli il primo libro Fantasy, voglio farlo innamorare della mia pennuta… Ok, Silvia calma, deve ancora uscire!
Sono emozionata, tanto, perché una zia non è una mamma, non è una sorella, non è una cugina, non è un’amica, è la ZIA, è un ruolo bello e pieno di “responsabilità” e poi questo piccolino ne avrà una sola quindi devo rimboccarmi le maniche… Però mi consolo, sono riuscita a dare tanto ad una piccola merla, posso farcela anche con un piccolo bipede!
Manca ancora un pochino, l’attesa inizia a stufarmi ma d’altra parte chi glielo fa fare d’uscire da quel posticino calduccio? In ogni caso, piccoletto, siamo tutti qui ad aspettarti!