Buon solstizio d’Estate.

Un gruppo di donne, campane tibetane, Livio con la sua superba maestria con la chitarra, la voce della meravigliosa Nadia, tanti sorrisi, buon cibo ed infinito benessere.
Alcune volte basta poco per provare quella sensazione di straordinaria leggerezza. Basta poco ma non è né facile né automatico provarla.
Oggi giorno spesso ci dimentichiamo dell’esistenza di questa sensazione, è tutto così frenetico e caotico che anche senza rendercene conto, non la interpelliamo mai nel nostro quotidiano.
Io ieri sera l’ho interpellata, insieme a mia sorella, quindi era tutto perfetto.
Non ci si arriva con uno schiocco delle dita a provare questo stato di benessere interiore, non è immediato, infatti la bravissima Nadia ci ha guidato in questo percorso e che dirvi di lei, vi sembrerà assurdo ma appena la vedi ti senti già bene, quella donna emana benessere, quando la vedi fai la stessa espressione di quando la mattina senti l’odore del caffè, oppure quando apri il forno e ti arriva quel profumo inconfondibile di un tortino al cioccolato cotto alla perfezione.
Cosa fa? Eh… Difficilissimo da spiegare, lei parla con un tono di voce leggero ed allo stesso tempo penetrante, riesce a catapultarti in un luogo tutto tuo, un posto perfetto, quasi magico oserei dire.
Piccole pause riempite da Livio che, con una maestria indicibile, suona le sue chitarre. Suona con un’armonia, una serenità ed una capacità quasi ultraterrena e credetemi, non sto esagerando!
E poi c’è lei, la campana tibetana, è magica. Ogni volta mi scatena dentro un qualcosa di diverso, un brivido, un’emozione, un sorriso, una lacrima, quello strumento è una chiave per l’introspezione, ecco cos’è.
Non è facile farvi capire queste cose, vanno provate sulla propria pelle, per portarvi un esempio banale, potrei dirvi che è come se vi trovaste in una piazza affollatissima di persone che vi spintonano, col sole cocente di Agosto, vi manca l’aria ed in quel preciso istante qualcuno vi catapulta in un bosco, all’ombra di un grosso albero, con gli uccellini che cinguettano, il silenzio intorno a voi ed un leggero venticello che vi accarezza la pelle. Fate un profondo sospiro, chiudete gli occhi e sorridete. Ecco, più o meno va così.
Era tutto perfetto, quella voce, quei suoni, mia sorella accanto a me, era tutto perfettamente perfetto.
Una serata che ti riempie, persone che ti danno tantissimo, un’energia che ti ricarica.
Cos’ho fatto io dunque mercoledì sera? In poche parole, ho portato il mio cervello ed il mio animo alle terme della Nadia e di Livio.
Un grazie è doveroso.