Che sono strana già lo sapete, quindi non vi stupirete del fatto che mi piacciono le cose un po’, come dire… Peculiari.
Anni fa, sotto l’ombrellone dell’estate post maturità, mi cimentai nella lettura del capolavoro di Freud, “L’interpretazione dei sogni” (lo so, non sono rifinita, non è una di certo un libro da spiaggia, ne sono perfettamente consapevole!) e da poco ho riaperto quelle pagine piene di sapere e me lo sto rileggendo tutto.
“Ma una letturina facile e rilassante no eh?” penserete voi ed io vi do ragione ma non ce la faccio a leggere libriccini frivoli, già sto facendo una pausa dal mondo fantasy, coi romanzi ci sto facendo amicizia, ma ogni tanto certi capolavori vanno riletti, assolutamente.
L’argomento trattante il sogno mi è sempre piaciuto molto, è intrigante e misterioso ma soprattutto ha sempre un perché, ogni sogno ha un suo significato e se la nostra psiche ce l’ha fatto fare, c’è un motivo.
Infatti Freud, da grande bomber, distingue il “contenuto manifesto”, cioè quello che ci appare chiaramente in sogno e che ci ricordiamo appena apriamo gli occhi, dal “contenuto latente”, ovvero quei simboli che racchiudono dei contenuti inconsci che ci portano a scoprire il vero significato del sogno.
Secondo lui il sogno prende spunto da dei residui di pensieri che facciamo durante il giorno, banali o meno, che non elaboriamo completamente ma che comunque immagazziniamo. Definisce il sogno come una “realizzazione velata dei desideri inibiti” cioè un qualcosa che la nostra coscienza disapprova ma che il nostro subconscio non ha ignorato affatto e nel sogno, ce la fa rivivere a modo suo.
Sognare è una cosa meravigliosa, nel bene e nel male, quando ti svegli e ti ricordi esattamente il sogno, per filo e per segno, io ho sempre una sensazione particolare addosso e mi chiedo puntualmente “come diamine ha fatto il mio cervellino ad elaborare tutto questo?” ma la risposta è facile, perché fondamentalmente il nostro cervello non dorme mai, noi si ma lui no.
Chiamatelo caso, non lo so, io in queste cose ci credo tanto, ascolto ed analizzo quasi sempre i miei sogni e devo essere sincera, raramente sono assurdi o illogici, c’è sempre un elemento chiave che ti riporta alla realtà, magari è camuffato, astratto o non salta subito all’occhio, ma c’è.
Pensate, proprio Venerdì, una mia splendida amica mi ha raccontato un suo sogno che riguardava sia lei che me, in una situazione che ci sta toccando realmente e che ci risulta lievemente scomoda, nel senso, noi siamo dalla parte della ragione ma è un confronto che prima o dopo arriverà e lei l’ha sognato.
Considerando che è un fatto che ci disturba un tantino la quiete, il suo inconscio ci sta lavorando, infatti le ha fatto sognare proprio il da farsi, poi se accadrà o meno ve lo saprò dire, in caso le faccio mettere un baracchino con una palla di vetro però, intanto, silenzioso ma attivo, il suo inconscio ha elaborato la sua teoria. Il bello di tutto ciò è che esattamente due giorni dopo dall’avermi raccontato questo sogno, è capitata una cosa che lo riguardava. Un caso? Bah, io non direi.
Nessun sogno nasce per puro caso, alcuni fanno sorridere, altri ci fanno piangere, altri ancora ci sembrano totalmente assurdi, eppure non lo sono perché in mezzo a quella follia c’è per forza un elemento che dice il vero, basta solo cercarlo e capirlo.
Tante persone non si ricordano cosa sognano durante la notte, io invece me li ricordo molto spesso, certe volte ne sono contenta, altre un po’ meno ovviamente, dipende da quello che succede e la cosa che più mi piace di quest’argomento vagamente mistico è la totale anarchia che possiede il sogno, non risponde a nessuna volontà e non obbedisce ad alcun tipo di controllo.
Leggetelo quel meraviglioso libro se vi piace l’argomento, vi aprirà un mondo e poi tra un mesetto circa vi dirò se il sogno della mia amica si è dimostrato uno scherzo del suo inconscio dispettoso oppure una realtà.