Ieri ho visto un signore come tanti, col suo cappottino marrone da mezza stagione, i suoi pantaloni di velluto e una sciarpina leggera ben sistemata che portava a spasso il suo cane rigorosamente al guinzaglio, dal folto ed ispido pelo bianco, di piccola taglia, non bellissimo ma dall’aria buffa e simpatica. L’uomo, piuttosto anziano, camminava sul marciapiede a passo discretamente lento e la cosa meravigliosa che mi ha strappato un sorriso proveniente dal cuore, era che quel canino dalle zampette corte ma veloci, si adeguava senza batter ciglio all’andatura del suo compagno di passeggiata, non trotterellava ma camminava con estrema flemma, chissà, magari era vecchietto anche lui. Ad un certo punto il signore si è fermato un attimo massaggiandosi la parte bassa della schiena, probabilmente per qualche dolorino o acciacco dato dall’età, ha fatto un lungo sospiro, ha abbassato la testa versa il suo fedele amico a quattro zampe e chinandosi lentamente gli ha accarezzato il musino ed il cane ha iniziato immediatamente a scodinzolare muovendo in modo frenetico quella piccola ma folta coda; era felice. Ho immaginato che quell’uomo fosse solo, che si sarebbe dovuto preparare la cena e che quel piccolo animaletto, durante tutta la giornata, potesse fargli tanta compagnia strappandogli qualche sorriso col suo fare buffo e dolce. Dopo questa dimostrazione d’affetto da parte di entrambi, hanno ripreso a camminare col loro ritmo blando ed io mi sono soffermata a pensare a quanto sia meraviglioso avere un qualsiasi animale nella propria vita, dal più piccolo e pacato al più ingombrante e movimentato.
Gli animali non sono affatto come le persone, sono considerati “esseri inferiori” ma per quanto mi riguarda credo che noi dovremmo solo ed esclusivamente imparare da loro, in tutto e per tutto. A partire dalla loro immensa lealtà, nessun animale tradirà mai il suo compagno bipede, per loro siamo il punto di riferimento più saldo che ci sia, non importa quanto ti sentirai frustrato, triste, solo o arrabbiato, il tuo animale non ti mollerà per nessuna ragione al mondo, se ne starà lì con te in silenzio ad osservare ogni tua minima mossa.
Gli animali non hanno il dono della parola e menomale aggiungerei, perché le parole possono essere un’arma pericolosa, possono essere fraintese o dette male, mentre loro, con quei silenzi e quegli sguardi stracolmi di discorsi sono perfetti perché ascoltano senza giudicare, ti lasciano lo spazio ed i tempi di cui hai bisogno e ci sono sempre coi loro occhioni quando necessiti di quel meraviglioso conforto silenziosamente unico.
Ho sempre pensato che gli animali avessero una marcia in più rispetto a noi, avranno meno intelletto (affermazione parecchio discutibile!), non avranno cultura, non conosceranno le leggi di Keplero o la teoria della termodinamica, non conosceranno Manzoni o Shakespeare ma loro sono sempre estremamente corretti nel leggerti l’anima, ecco forse perché questa parola si trova anche in “animali”. Hanno la capacità di percepire ogni singola emozione, captano immediatamente il nostro stato d’animo e loro si regolano di conseguenza e questo è un fenomeno a dir poco stupendo soprattutto quando noi umani, che secondo la scienza abbiamo un’intelligenza molto sviluppata (… Mah!! Parliamone…), spesso e volentieri non vediamo al di là del nostro naso, loro invece ci riescono, sempre e comunque e poi siamo noi gli esseri superiori, figuriamoci un po’…
Non mi piace affatto il termine “padrone” o “proprietario” quando ci si riferisce ad una persona che ha un animale, perché queste parole mi fanno pensare ad una sorta di scala gerarchica e per me non è nemmeno lontanamente una cosa del genere, nessuno può permettersi di essere il padrone di nessun’altra creatura vivente, puoi essere il proprietario di una macchina, di una casa ma di certo non di un animale. Preferisco molto di più chiamarli “amici pelosi” o semplicemente “compagni” perché è questo quello che sono, loro condividono con noi un pezzo di vita. Sono dotati di un’anima estremamente profonda e devota, basti pensare a tutti quei maledetti che se la rifanno col proprio animale per i loro problemi o turbe mentali, che li abbandonano nei mesi estivi perché un animale in vacanza risulta scomodo, che li maltrattano senza ritegno giocando in modo schifoso con quelle piccole vite ma la cosa clamorosa di queste schifezze che purtroppo ormai sono all’ordine del giorno, è che l’animale perdona sempre, scodinzolerà lo stesso ogni volta che ti vedrà e ti guarderà comunque, a prescindere da ciò che hai fatto, con quegli occhi immensamente dolci e pieni d’amore per te.
Un animale, dal minuscolo pesciolino rosso all’elefante dalla lunga proboscide, sarà sempre migliore di noi, noi saremo anche in grado di fare grandi cose materiali e super tecnologiche ma loro hanno sempre l’anima e la coscienza pulita, a differenza nostra. Gli animali sono parte integrante di una famiglia e a loro non importa quanti soldi hai, quanto sei povero, se vivi in un castello col maggiordomo o in una catapecchia con gli spifferi, lui si nutrirà in ogni caso del tuo bene e del tuo affetto.
Se avete un animale lì con voi adesso, accarezzatelo come se fosse la creatura più bella al mondo e guardatelo con dolcezza, lo farete contento, se invece non è lì con voi mandategli un pensiero, a lui arriverà lo stesso, o almeno così dicono. Lo faccio anche io e visto che i miei non possono essere qui con me adesso, cercherò di abbracciarli col pensiero…
“A te, mia amica immensa, te lo dico da sempre che se io fossi un animale sarei esattamente come te e se tu fossi umana saresti la mia copia esatta, sei la mia compagna di vita, di sorrisi, di vittorie, di complicità, di lacrime e di dolori, ti mando un pensiero stracolmo di rispetto, di amore incondizionato a prescindere dal tuo caratteraccio! …Ah e domani ti porterò tante mele e tante carote perché so che ne vai matta, d’altra parte ti conosco come le mie tasche e nonostante il tuo essere scorbutica all’ennesima potenza, nei tuoi occhioni grandi ho sempre visto un’infinita dolcezza.”
“…E anche a te amico dal pelo nero con cui sono cresciuta, ti ho fatto ingrullire con tanti scherzetti, mi hai morsicchiato i miei peluches preferiti e pensa, tra poco mi siederò su quello che era il tuo divano. Purtroppo né domani né domani l’altro potrò rivederti ma ti mando lo stesso un pensiero pieno d’affetto e di mancanza e stai pur certo che se potessi ti farei arrivare anche una bella bistecca oppure una brioche alla crema visto che ti piacevano tanto. Stammi bene amico mio.”