Dopo il mese di Settembre riempito fino all’orlo dalla gioia per la buona vecchia Festa dell’Uva, con Ottobre al mio caro paesello arriva anche la fiera.
La Fiera dell’Impruneta è un’antica tradizione che si volge ogni anno nella settimana in cui troviamo il santo patrono del nostro paesino, ovvero San Luca; all’inizio era una fiera di bestiame ma poi chiaramente il mondo è andato avanti alla velocità della luce e di conseguenza anche la nostra fiera si è dovuta adattare modernizzandosi un po’ e, se prima era un evento per i pastori che trattavano capi di bestiame coi mercanti beh, adesso si è decisamente trasformata, offrendo tante attività, incontri, sfide tra i quattro rioni ed il tutto accentrato nella nostra “Piazza Nova” dove staziona per un’intera settimana un Luna Park fatto di giostre per grandi e piccoli, tante attrazioni, bar e tanti bancherelli (sempre uguali tutti gli anni…).
Per noi imprunetini è una settimana di ritrovo, di aggregazione, di movimento e anche di tanto trambusto per trovare un misero parcheggio, nonostante sia più o meno uguale tutti gli anni, io a questa fiera ci sono proprio affezionata perché mi fa rivivere dei bei ricordi d’infanzia e alla fine un sorrisetto me lo strappa sempre, forse anche più di uno.
Il Martedì della fiera era il giorno che da piccola aspettavo a gloria perché è “il Fierone” e le scuole stanno chiuse per onorare il patrono ed il bello era passare l’intera giornata al Luna Park in compagnia dei propri amici, passando da una giostra all’altra con tanti sorrisi e tanto divertimento; in più, in questa giornata organizzano sempre una grande “rimpatriata” di animali, si possono comprare, accarezzare, coccolare o solo osservare. Mio babbo mi ci portava sempre, prima si svolgeva nella nostra amata “Barazzina” sotto gli occhi vigili dei pini, adesso la fanno nella “Terza Piazza” e mi ricordo molto bene la bella sensazione ricca di allegria che provavo nello stare in mezzo a tutti quei dolci animaletti.
Un altro pomeriggio che attendevo scalpitando era quello del Giovedì perché organizzavano una vera e propria “corsa dei cavalli” tra i quattro rioni, con abili fantini e purosangue velocissimi e scattanti. Anche qui, mio babbo mi ci portava sempre, prima i suoi colleghi venivano a pranzo a casa nostra (quando alla mamma piaceva ancora cucinare!), poi andavamo tutti insieme veloci veloci per cercare di trovare dei posti buoni per vedere la corsa ed era sempre una bella scarica di adrenalina guardare quei binomi che galoppavano col coltello tra i denti. Con le mille norme, regolamenti e beghe varie che saltano fuori, sono stati costretti ad abolire questa manifestazione e detto sinceramente mi dispiace un po’ perché era un gran bel pomeriggio per noi paesani. La sera del Giovedì, tempo permettendo, organizzano i “Fochi” e quelli non sono male, in ogni caso creano colore e vivacità nonostante io non li adori per niente, anzi, in realtà mi mettono sempre un po’ di tristezza addosso.
Poi ci sono alcune sfide tra i rioni, quella più attesa e da me tanto amata è il “tiro alla fune” femminile e maschile il Venerdì sera e che dire, tanto incitamento, tanta unione, un buon modo per sfogarsi e anche tanta fatica! Quest’anno, l’ultimo Sabato della fiera, hanno deciso di organizzare anche una “Sfilata di moda” fatta dai negozi di paese, sperando che possa raccogliere un bel numero di partecipanti e soprattutto che il meteo ci voglia un pochino di bene!
Sembra poco detto così ma per il nostro paesello questa è una bella settimana anche perché, purtroppo, terminata la fiera si cala un velo di “nulla” sulla mia amata Impruneta che avrebbe potenziale da vendere ma che viene “sfruttata” sempre troppo poco.
Ci sono giorni esatti per l’inizio e la fine della fiera di San Luca ma il suo arrivo per me non lo stabilisce un numero, bensì l’odore dei brigidini e del croccante che ti entra nel naso fino a che quei banchi non fanno le valige per andare da qualche altra parte. Eh sì, avoglia a dire, la Fiera dell’Impruneta cari miei, arriva quando si addenta quel buonissimo croccante, si fanno gli occhi a cuore col bombolone caldo in mano, si assapora quella sofficissima nuvoletta deliziosa di zucchero filato e quando i brigidini divampano!